C’è il Giappone nel futuro del Teatro Verdi
TRIESTE. Nel futuro del Teatro Verdi di Trieste c’è una prestigiosa tournée nipponica, che tra ottobre e novembre del 2019 lo vedrà impegnato nel Paese del Sol levante per tre settimane con un nuovo allestimento de “La traviata” di Verdi. L’opera sarà proposta non soltanto nelle maggiori città giapponesi (Tokyo, Osaka e Nagoya), ma toccherà anche città meno note in Occidente, come Sendai, Omiya, Yokosuka.
L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei responsabili del teatro e dei partner giapponesi del progetto, rappresentanti della società Concert Doors, operatore culturale tra i più attivi in Giappone, protagonista da decenni di un movimento di diffusione dell’opera in Oriente. «Siamo molto lieti di ospitare in Giappone il Teatro Verdi di Trieste - spiega il presidente di Concert Doors, Masayuki Kobayashi -. Dal 1996 la nostra società ha organizzato quasi 750 date e 50 tournée in Giappone: collaboriamo con le più importanti Fondazioni liriche d’Italia. Dopo il successo della tournée del Massimo di Palermo nel 2017, a giugno di quest’anno lavoreremo con il Petruzzelli di Bari e l’anno successivo con il Teatro comunale di Bologna e il Verdi di Trieste, di cui abbiamo potuto saggiare la grande qualità delle proposte».
In Giappone l’opera lirica, evidenzia Kobayashi, si è iniziata ad apprezzare solo di recente, negli ultimi trent’anni. A fare da apripista sono stati i più importanti teatri europei, dalla Scala di Milano alla Royal Opera di Vienna. Oggi, oltre a una grandissima affezione per l’opera lirica da parte del pubblico giapponese, che per peculiarità culturale riesce da sempre a tenere armoniosamente insieme tradizione e modernità, in Giappone si è anche ampliata la platea d’esperti della lirica in grado di riconoscere la qualità delle proposte. Il Verdi è stato selezionato proprio per questa ragione, oltre che per la sua storia di prestigio.
«Questo importante riconoscimento internazionale è frutto del lavoro congiunto di tutte le componenti del nostro teatro - sottolinea il sovrintendente Stefano Pace -, che hanno saputo far fronte ai tagli di quest’ultimo periodo rispondendo con una crescita qualitativa per nulla scontata. «La tournée cadrà in un’annata, il 2019, in cui tutte le Fondazioni liriche saranno sotto esame per effetto della legge 160 del 2016: così faremo i compiti per tempo», evidenzia il dg del Verdi, Antonio Tasca. L’operazione, che non andrà a intaccare le risorse della Fondazione, sarà sponsorizzata da Allianz Spa, il cui amministratore delegato Giacomo Campora sottolinea: “Ringrazio il sovrintendente del Teatro Verdi per l’apprezzamento espresso nei nostri confronti e per aver ricordato l’impegno di Allianz, sostenuto da importanti investimenti, a favore della città giuliana e del Paese. Oltre a essere la culla delle origini della nostra Compagnia, Trieste rappresenta oggi un polo strategico per le attività di Allianz nel nostro Paese. Trieste è sinonimo di centri scientifici all’avanguardia e di un sistema educativo e universitario di altissimo livello. Sono questi i motivi che hanno portato Allianz a mantenere nel tempo un forte presidio in questa città e a investire nel futuro dell’azienda e, con essa, del sistema economico del Friuli Venezia Giulia”.
Concetti completati dal direttore generale di Allianz spa, Maurizio Devescovi: “Desidero a mia volta ringraziare il sovrintendente e il sindaco di Trieste e presidente della Fondazione del teatro Roberto Dipiazza. Per Allianz, è un piacere e un onore sostenere il Teatro Verdi di Trieste, simbolo di eccellenza della cultura italiana. Noi crediamo che grandi istituzioni e investitori privati debbano contribuire a mantenere e a sviluppare il patrimonio culturale dell’Italia, a cui tutto il mondo guarda con ammirazione. Allianz è un gruppo che sente la responsabilità del proprio ruolo sociale, che crea lavoro e sviluppo, che offre protezione e condizioni per un futuro migliore, operando nel segno della correttezza e di una più ampia responsabilità sociale”.
La macchina organizzativa sarà imponente: tra artisti, coro, orchestra e tecnici coinvolgerà circa 110 professionisti. Direttore d’orchestra della produzione sarà il maestro Fabrizio Maria Carminati, punto di riferimento per il teatro e figura molto apprezzata dai partner giapponesi.
«Con “La Traviata” porteremo in Giappone un titolo italiano molto popolare, di sicuro effetto sul pubblico nipponico - dichiara Carminati -. Grazie a quest’iniziativa esporteremo all’estero un pezzo di cultura italiana, che da sempre è il nostro biglietto da visita migliore». «Questa straordinaria vetrina, conclude Kobayashi, servirà anche a far conoscere Trieste al pubblico nipponico».
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