Trieste, muffa nei budini e pezzi di spugna nel riso

Ingredienti “indigesti” nei pasti serviti in due scuole comunali. Multe da 2.500 euro alla spa che gestisce le mense

TRIESTE Budini con la muffa e risotto con un ingrediente davvero “speciale”: un pezzo di spugna. Dussmann inciampa ancora nel servizio offerto nelle mense scolastiche. E il Comune appioppa altre due sanzioni nei confronti della ditta che ha in gestione l'appalto del servizio.

Gli episodi finiti sotto la lente di ingrandimento dell'amministrazione sono avvenuti nella scuola per l’infanzia Tempo Magico e alla primaria Longo. La prima procedura di contestazione di inadempienza fa riferimento al ritrovamento di un corpo estraneo nel piatto di un'alunna che frequenta la scuola primaria di via Commerciale. Durante il pranzo del 15 novembre scorso, mangiando un risotto, la bambina si è accorta che tra i chicchi di riso e il condimento c'era pure qualcosa di anomalo: un pezzo di spugna per lavare i piatti. Tempestivamente la dirigente scolastica della primaria ha segnalato l'episodio agli uffici dell'Area Educazione del Comune che, per mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie come previsto dall'articolo 45 del contratto di servizio, ha applicato la penale di 1.500 euro.

Lasorte Trieste 15/01/18 - Sala Giunta Comune, Conferenza Stampa Ass.Brandi, Pediatri, Croce Rossa
Lasorte Trieste 15/01/18 - Sala Giunta Comune, Conferenza Stampa Ass.Brandi, Pediatri, Croce Rossa


Altri mille euro di multa sono stati comminati invece alla Dussmann per un episodio verificatosi lo scorso 25 novembre nell'asilo Tempo Magico. Tre dei 21 budini al cioccolato che stavano per essere serviti per merenda ai piccoli alunni, presentavano delle tracce di muffa. Ad avviare la segnalazione agli uffici comunali, in questo caso, è stato un coordinatore pedagogico. Dussmann, ricevuta la segnalazione di non conformità, si è immediatamente attivata per l'applicazione dei necessari correttivi, rilevando comunque che i budini consegnati (quelli privi di muffa) erano sufficienti rispetto al numero di bambini presenti quel pomeriggio per la merenda. L'appaltatore, secondo la versione fornita dal colosso della ristorazione, aveva comunque garantito il servizio visto che nessun bimbo era rimasto senza merenda. L'azienda, riscontrando la contestazione dell'amministrazione comunale, in ogni caso ha inviato la documentazione fornita dal produttore dei budini e relativa alle verifiche di carattere microbiologico dei dolci al cucchiaio confezionati, nonché di quelle relative alla fase di confezionamento: la documentazione riportava delle risultanze di conformità su entrambe le verifiche eseguite dal produttore.

«È umano commettere degli errori e le inadempienze non sono di estrema gravità - valuta l'assessore all'Educazione, Angela Brandi - ma le sanzioni comminate e applicate in base alle prescrizioni del capitolato, rendono evidente che la vigilanza c’è e che l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale è sempre alta. Tutte le parti in causa - personale, commissione mensa, dietista e genitori - prosegue - e come si vede nulla sfugge a questa rete di sorveglianza».

Le due sanzioni sono le ultime di una serie di penali che il Comune ha applicato lo scorso anno a Dussmann Service. Le sanzioni vengono recuperate dall'amministrazione mediate ritenuta diretta sul corrispettivo del primo mese utile dopo l'adozione dei provvedimenti. Il 2017 era iniziato con una multa da 500 euro comminata all'azienda per un capello rivenuto in un piatto servito ad un piccolo alunno della primaria Longo e contenente un pezzo di pizza e dell'insalata.

Lo scorso giugno, invece, una serie di contestazioni inviate anche dai genitori degli alunni nelle giornate di sciopero del personale delle mense, hanno spinto la giunta ad applicare due multe più rilevanti. Secondo gli uffici comunali che hanno comminato le penali l'azienda, in concomitanza con la protesta delle sue dipendenti, non era riuscita ad assicurare il servizio di emergenza. Più lieve la penale relativa ai fatti del 2-3 marzo con una ritenuta sul corrispettivo pari a poco meno di 26 mila euro. Più pesante quella applicata sulle manchevolezze rilevate il 31 marzo e ammontante a 40.200 euro. In totale una super multa da 66 mila euro. Di recente però, proprio in relazione a questa pesante sanzione, Dussamm ha citato a giudizio il Comune «per accertare e dichiarare il corretto adempimento di Dussmann Service srl alle obbligazioni assunte con il contratto stipulato con il Comune relativo al servizio di mensa scolastica». L'azienda ha chiesto inoltre vengano dichiarate illegittime le penali e le relative ritenute applicate dal Comune. Non solo, secondo gli avvocati della srl, Dussmann avrebbe subito anche un danno di immagine che chiede al tribunale di accertare avanzando una richiesta di risarcimento.

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