Trieste, chiude per fallimento la libreria “Fenice”
E’ un pezzo della cultura triestina che se ne va. È fallita la libreria internazionale «La Fenice», un luogo simbolo e punto di riferimento dell’editoria locale e non solo. A dichiarare il fallimento della libreria è stato il giudice Giovanni Sansone.
Lo ha fatto dopo che il titolare Franco Zorzon è stato costretto a portare i registri contabili in tribunale, un atto che equivale a una resa. A gennaio il giudice gli aveva concesso tre mesi di tempo per risollevarsi dopo che un creditore (Rcs) aveva presentato l’istanza di fallimento. Ma dopo un tentativo di salvare l’attività che sembrava poter andare in porto, alla fine è saltato tutto. Così mercoledì scorso Zorzon, ha preferito chiudere e far affidare, come prevede la legge, l’incarico di alienare i beni al curatore Giancarlo Crevatin, nominato dal giudice. Al momento non è quantificabile l’entità dello stato passivo, ma dai pochi dati al momento noti, potrebbe superare sfiorare la cifra di 600mila euro.
Il commercialista nei prossimi giorni avvierà l’inventario e la catalogazione dei libri che giacciono nelle due librerie della galleria Fenice ma anche in un deposito in via Caboto. Intanto è in corso di verifica lo stato delle altre attività che potrebbero portare a realizzare qualche introito. Si parla di crediti verso enti pubblici per forniture librarie che fino ad oggi risultano essere stati impagati. È stata fissata per il prossimo 16 luglio alle 11.30 l’adunanza dei creditori per procedere all’esame dello stato passivo. Avranno 30 giorni di tempo per avanzare i loro diritti.
Ma il giudice Giovanni Sansone, tramite il curatore, sta puntando sostanzialmente a conservare quella che per Trieste non è stata solo una semplice azienda con un valore economico. Si sta facendo di tutto per non disperdere la Fenice, i suoi libri, praticamente il patrimonio culturale. L’obiettivo è quello di cedere l’intera attività a imprenditori del settore che siano in grado di portare avanti l’impegno di Franco Zorzon.
E ci sarebbero già delle persone pronte a entrare in gioco. Si parla di forte interesse da parte di un soggetto (l’imprenditore Saverio Della Mea) che già era entrato in contatto con Zorzon prima che l’ex titolare depositasse in Tribunale la dichiarazione del fallimento. Insomma c’erano già numerosi contatti nei mesi scorsi che ora potrebbero, secondo il curatore, anche riattivarsi. Ma si parla insistentemente anche di altri imprenditori pronti a entrare in ballo. Per questo motivo il commercialista Giancarlo Crevatin sta anche valutando l’interesse dei proprietari dei locali della Galleria (che erano in affitto) a continuare la locazione a favore del possibile acquirente dell’azienda.
Insomma la Fenice potrebbe anche risorgere dalle ceneri del crac. Nella mitologia greca quel nome rappresenta il simbolo della ricerca e della conoscenza che supera ogni ostacolo.
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