Tre orchestrali licenziati dal Verdi in quattro mesi

L’ultimo caso riguarda un violinista con 32 anni di servizio cacciato dopo un concerto a Mosca. No comment dal Teatro

TRIESTE Tre orchestrali del Teatro Verdi licenziati nell’arco di quattro mesi. L’ultimo in ordine di tempo ad essere stato allontanato è Fabrizio Ficiur, 56 anni, di cui 32 nel parterre musicale della Fondazione come violinista e, dal 1992 fino a quando ha chiuso i battenti, direttore dell’orchestra da camera. La motivazione del licenziamento, secondo persone a lui vicine, sarebbe legata alla direzione di un concerto tenuto a Mosca dalla “Camerata strumentale italiana” da lui fondata nel 1991. Concerto organizzato da un’agenzia di comunicazione locale che avrebbe equivocato la natura associativa del gruppo camerale, confondendola con l’orchestra del Teatro Verdi.

La responsabilità di quell’errore, però, non sarebbe stata attribuita all’agenzia in questione bensì allo stesso Ficiur, accusato in sostanza di aver utilizzato impropriamente il nome del Verdi. Una ricostruzione che il sovrintendente del Teatro, Stefano Pace, però non conferma nè smentisce, preferendo mantenere in silenzio.

La manifestazione, avvenuta lo scorso ottobre, era stata patrocinata dall’Istituto internazionale di studi sui Diritti dell’uomo, ente triestino con sede a Parigi, diretto da Giacomo Borruso, che ha come presidente onorario Franco Frattini. È membro consultivo dell’Unesco e del Consiglio d’Europa, nato da un’idea dell’avvocato Guido Gerin nel 1984. «L’Istituto - spiega il vicepresidente Tullio Cappelli Haipel, anche abbonato alle stagioni liriche da 43 anni, in una lettera aperta inviata al Verdi e al sindaco - ha accettato di considerare la Camerata strumentale italiana quale ufficiale portavoce, che contribuisce alla promozione degli scopi statuari e cioè la promozione e divulgazione dei diritti umani. Teniamo alta la considerazione e la professionalità dei suoi componenti, in particolare quella del direttore Ficiur, innegabilmente afferente all’orchestra ufficiale del Verdi prima di un banale e increscioso equivoco che però ha permesso all’amministrazione del Verdi di essere attrice di un inspiegabile e brutto comportamento». Il riferimento è appunto al licenziamento le cui motivazioni vengono definite da Cappelli «pretestuose, incomprensibili, intolleranti e despote». L’errore, continua, «ha provocato le ire funeste di questa amministrazione triestina della quale anche credo il nostro sindaco si sia dissociato. Sono certo avrà qualcosa da aggiungere perché lo so, come uomo, sensibile a certe ingiustizie. Di questo è bene sia informato il Corpo diplomatico russo e al ministero italiano».

Ma il licenziamento di Ficiur non arriva come un fulmine a ciel sereno, perché non fanno più parte dell’orchestra del teatro da novembre Imerio Tagliaferri, 54 anni, primo corno dal ’97, e da luglio Marianna Sinagra, violoncellista, classe 1981. La motivazione dell’allontanamento di questi altri due orchestrali non è chiara, ma quel che è certo è che i loro casi sono finiti già davanti ai giudici. Mentre per Ficiur l’azione legale deve ancora iniziare il suo corso. Pare però che il licenziamento sia stato ricondotto alla loro attività come insegnanti al Conservatorio Tartini. Problemi disciplinari dunque? Resta il punto di domanda.

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