Regione, allarme sovrappeso per un cittadino su due

Vizi e cattive abitudini fotografati dal report allegato al Piano di prevenzione. Il 25% della popolazione è sedentaria
Un bambino divora un hamburger con salse e formaggio
Un bambino divora un hamburger con salse e formaggio

TRIESTE. Prevenire è meglio che curare. Frase fatta che in Friuli Venezia Giulia sa di avviso ai naviganti: solo un terzo dei residenti ha uno stile di vita attivo, uno su cinque è completamente sedentario, quasi uno su due presenta un eccesso di peso e poco meno di uno su tre fuma. Né va troppo meglio con l’alimentazione: in regione non si mangia frutta e verdura come si dovrebbe e, non è una novità, si beve troppo alcol.

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Il report Allegato al Piano delle prevenzione 2014-18 approvato dalla giunta, c’è la fotografia dello stato di salute in Fvg. Dal report di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), in relazione al primo dei 16 programmi del Piano, quello sui malati cronici, emerge che la prevalenza di ipertesi che riferiscono di avere ricevuto i consigli per tenere sotto controllo la pressione arteriosa è molto alta: diminuire il consumo di sale (88%), controllare il peso corporeo (80%) e svolgere regolarmente attività fisica (82%).

Sedentarietà Conseguenza del fatto che solo il 37% delle persone ha uno stile di vita attivo, mentre il 20% non si stacca dalla sedia o dal divano e il 42% pesa troppo (31% sovrappeso, 11% obesi).

Sovrappeso e obesità L’eccesso ponderale è significativamente più frequente negli uomini, nella fascia con più di 50 anni, nelle persone con basso livello di istruzione e con molte difficoltà economiche. Nel periodo 2010-2013 poco più del 50% degli intervistati in sovrappeso o obesi riferisce di avere ricevuto il consiglio di effettuare una dieta. Questa percentuale sale al 77% tra gli obesi, ma rimane bassa fra coloro che sono in sovrappeso (45%).

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Alimentazione La metà degli adulti Fvg (51%) consuma 3 o più porzioni di frutta e verdura al giorno, ma solo uno su dieci (12%) tocca la quantità raccomandata nelle linee guida per una corretta alimentazione, vale a dire 5 porzioni al giorno.

Alcol Circa i due terzi dei 18-69enni consumano invece alcol (69%) e poco meno di un terzo della popolazione adulta (29%) può essere classificato come bevitore a rischio. Il fenomeno è più frequente negli uomini, nelle persone con difficoltà economiche percepite e nei giovani di 18-24 anni: in questa fascia d’età circa la metà dei giovani ha modalità di assunzione di alcol a rischio.

I binge drinking (le “abbuffate alcoliche”) rappresentano il 16% (23% uomini, 8% donne), ma si sale al 26% nella fascia 18-24 anni. Nell’ambito del programma di prevenzione degli incidenti stradali si apprende peraltro che dal 2010 al 2013 la percentuale di persone che hanno dichiarato di avere guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese prevedente all’intervista si e dimezzata dal 24 al 12%.

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Fumo Sul fronte sigarette il 49% della popolazione regionale dichiara di essere non fumatore, gli ex fumatori rappresentano circa un quinto della popolazione e i fumatori un terzo (27%), con prevalenza sotto i 50 anni (il 35% nella fasce 18-24 e 25-35 anni), tra gli uomini e tra le persone con livello di istruzione di scuola media inferiore e superiore. La maggior parte dei lavoratori considera il divieto di fumare nel luogo di lavoro rispettato sempre o quasi sempre (93%), ma nel 16% delle abitazioni si fuma, così come in una casa su dieci in cui vivono minori o bambini.

Screening Tra i dati resi noti dal Piano anche quelli sugli screening oncologici: l’adesione si mantiene intorno al 60% per i controlli femminili ed e cresciuta dal 50,5% del 2009 al 59,8% del 2013 per il colon retto, numeri ritenuti molto buoni, in linea con gli standard nazionali ed europei. In agenda entrano comunque azioni di miglioramento del sistema di chiamata, di informazione e formazione. Da correggere anche la consapevolezza del rischio di infortunio domestico: ce l’ha solo l’8% dei friulgiuliani.

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