La libreria Borsatti chiude entro gennaio
La Libreria Borsatti cessa senza cedere l’attività. Entro gennaio. Il Supermercato del Libro di Treviso, dopo aver messo in vendita l’attività nel luglio scorso, alza bandiera bianca. E toglie dagli scaffali della catena veneta la storica libreria triestina di via Ponchielli che segue il nefasto destino degli tre punti vendita del Friuli Venezia Giulia (Udine, Pordenone e Gorizia).
La cessione dell’attività è andata a vuoto e quindi si è deciso di chiudere i battenti dopo una vendita promozionale al 30%, iniziata a dicembre, che punta a svuotare la libreria. «Si sono fatti vivi in molti, tra cui anche una banca, ma non siamo riusciti a concludere nulla. Non so cosa succederà e neppure se resterà una libreria. So che entro gennaio noi chiudiamo. Cessiamo. Svendiamo tutto», spiega Igino Pastrello, libraio da oltre 50 anni e fondatore nel 1986 del Supermercato del Libro.
Una catena che ha fatta la sua fortuna, prima della crisi, con i libri e una politica spinta di supersconti. A Trieste Pastrello è arrivato nel 2000 acquisendo la Borsatti, una delle librerie più note del capoluogo, reduce dal fallimento, dopo che si era trasferita dalla storica sede all'angolo tra via Genova e via Dante nell'edificio a tre piani di via Ponchielli al fianco della chiesa di Sant'Antonio. «La “Borsatti” rinasce nel marzo del 2000 quando entra a far parte dell’azienda Supermercato del Libro» si legge sul sito. Una rinascita durata 14 anni. Ora la resa con il libri “fuori tutto” al 30%.
Il ritiro da Trieste del Supermercato del Libro era già iniziato con le chiusure de "La Bancarella" nel rione di San Giacomo (nella primavera del 2013) e della "E po bon" di piazza Goldoni dove si vendeva libri a metà prezzo (a volte persino a uno o 2 euro). «Abbiamo scelto di abbandonare il Friuli Venezia Giulia. Io ho 73 anni. Sono 52 anni che faccio questo mestiere. Sono il fondatore. A questo punto ho detto ai miei figli: volete voi continuare. Mi hanno detto di sì, ma solo a Treviso e in Veneto. Non solo Trieste, ma anche Gorizia, Udine e Pordenone. I quattro punti vendita del Friuli Venezia Giulia sono in vendita. Cediamo le licenze, il ramo di azienda» spiegava a luglio Pastrello.
Ma nessuno si è fatto avanti per la licenza della Borsatti. «Ci sono molti interessi sui locali, ma solo a parole. Tra qualche giorno scopriremo le carte» aggiune il patron del Supermercato del Libro che nel 1996 Igino Pastrello ha ceduto le sue quote ai figli Laura e Angelo che però intendono mantenere solo in Veneto la catena del Supermercato del Libro.
«Io vorrei godermi la mia vecchiaia. Voglio girare con mia moglie e fare il nonno. Dopo 52 anni di lavoro mi sembra giusto. Seguivo io personalmente tutte le librerie. Adesso ho voglia di divertirmi, di andare a spasso con mia moglie, di stare con il mio nipotino». E la Borsatti? Cessa. Entro gennaio.
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