La lettura rianima il centro di Gorizia: tutti in libreria tra gel e mascherine

Scetticismo della vigilia spazzato via dalla risposta dei clienti. C’è chi lascia la lista dei titoli e poi passa a ritirare i volumi
Bumbaca Gorizia 14.04.2020 Libreria Faidutti © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.04.2020 Libreria Faidutti © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Sul fatto che il centro di Gorizia ieri mattina apparisse più affollato del solito non sembrano esserci dubbi. Le concessioni dell’ultima ordinanza firmata dal governatore Massimiliano Fedriga sono subito state colte al volo dai goriziani che ieri, nonostante una giornata poco primaverile, sono usciti di casa oltre che per spesa, giornale e giro col cane, anche per acquistare libri, cancelleria e abiti per bambini o per fare una corsa intorno all’isolato.

Come da protocollo, anche negli spazi aperti la maggior parte delle persone ha indossato la mascherina d’ordinanza o si è coperta il viso con una sciarpa, un foulard o un copricollo, ma non è certo mancato chi ha ignorato le nuove direttive e ha passeggiato con bocca e naso scoperti. E c’è stato anche chi, pur avendo la mascherina indossata, ha preferito la via di mezzo tenendo fuori almeno il naso.


 

Nella sostanza, però quella di ieri è stata la giornata delle librerie. Tra gli stessi addetti ai lavori, alla vigilia, più di qualcuno era apparso scettico, ma ha dovuto ricredersi. Anche chi credeva che mancassero i margini per riaprire al pubblico, è stato smentito. La prima mattina è andata oltre le più rosee previsioni. In tanti si sono presentati in negozio, ma tante sono state anche le chiamate dei clienti che, come per la spesa al supermercato, hanno lasciato una lista di titoli da acquistare al posto della lista con cibo e prodotti per la casa, passando poi a pagare e ritirare i sacchetti con i volumi.

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Se in larghissima parte i clienti si sono dimostrati rispettosi delle regole, molti dubbi hanno affollato la mente degli stessi librai. Il dilemma tra gel e guanti usa e getta è stato affrontato in modi diversi. Da Antonini, nell’incertezza, hanno messo a disposizione anche dei guanti usa e getta, ma nella maggior parte dei casi, ci si è limitati ai dispenser con il disinfettante per le mani.

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Un pacco di guanti a disposizione dei clienti è stato messo anche alla libreria Libri usati di Daniela Modula in via delle Monache. «Qualcuno mi ha chiesto se doveva metterli o se era meglio il gel», ricorda la titolare. «Per i non alimentari è sufficiente il gel, ma molti sono ormai abituati ai guanti e li indossano anche qui da noi», sottolineano alla Leg dove aggiungono: «Uno dei timori era che le persone venissero qui a perdere tempo, invece chi è venuto sapeva già cosa voleva».

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Altro dilemma è stato quello legato ai bambini. «Possono entrare con il genitore?», si sono chiesti alla Libreria Faidutti dove la letteratura per l’infanzia rappresenta un segmento importante dell’attività. La risposta non è però chiara neppure in questo caso. E infatti è stata oggetto di disputa sui profili social della Libreria Ubik dove spiegano: «Siamo felici di essere di nuovo qui in negozio, ma ci hanno dato delle regole e dobbiamo rispettarle e farle rispettare».

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Se per le librerie la questione “genitore con bambino” ha rilevanza relativa, è invece fondamentale nei negozi di abbigliamento: «È tutto un po’ confuso e le mamme non sanno se possono venire con i loro figli per provare i vestiti», notano da De Bortoli Junior.

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Saracinesche di nuovo alzate anche alla storica cartoleria “Allia” all’angolo tra corso Italia e via IX Agosto dove tanti genitori sull’orlo di una crisi di nervi sono corsi a fare rifornimento di cancelleria. «Onestamente ho ripreso bene - osserva il titolare Aldo -, ma è anche vero che non si riuscirà mai a recuperare quello che si è perso in questo periodo di chiusura forzata». —

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