I dispositivi erano stati dati in dotazione a medici e infermieri delle strutture sanitarie regionali. Alcuni modelli hanno rivelato una capacità filtrante 10 volte inferiore a quanto previsto
Le mascherine chirurgiche, provenienti dalla Slovacchia, erano dirette a una società di Prato, pronte per essere commercializzate sul mercato nazionale, dove avrebbero fruttato circa 180mila euro.
Il ricorso al Tar sulle attività ludiche stagionali può preludere a nuove iniziative, anche legali, in vista del ritorno in classe: «Si scaricano responsabilità su presidi e famiglie. Ora basta»