Il Museo della cantieristica resta senza il suo direttore

MONFALCONE A due mesi dall’apertura il Museo della Cantieristica è senza un direttore. Anna Krekic, curatrice anche dell’attività della Galleria comunale d’Arte contemporanea, ha concluso l’incarico il 31 marzo, rifiutando la proposta dell’amministrazione comunale di un rinnovo per altri 3 mesi. Sufficienti solo a condurre in porto l’inaugurazione e l’avvio del MuCa, sottolinea l’ex assessore comunale e consigliere comunale del Pd Paola Benes, mettendo in luce la situazione in cui il museo si sta venendo a trovare alla vigilia dell’apertura. La gestione di un periodo tanto delicato quanto cruciale è stata quindi assunta in prima persona dall’assessore alla Cultura Michele Luise, affiancato dalla dirigente del settore Cultura Paola Tessaris e dagli uffici comunali competenti. Il MuCa rischia, però, di rimanere senza una guida dedicata per tutto il 2017, visti i tempi di varo ed entrata in vigore dei regolamenti attuativi della legge regionale 23 del 2015 che prevede la creazione di reti museali e quindi la condivisione della figura del direttore.
Alla base della scelta dell’amministrazione Cisint di procedere con un rinnovo temporaneo dell’incarico assegnato ad Anna Krekic, individuata dalla giunta precedente, non ci sono motivazioni “politiche”, ma di costi. Come spiega l’assessore Luise, l’obiettivo dell’amministrazione, che ha deciso di ridurre la pressione fiscale locale e mantenere inalterate le tariffe dei servizi a domanda individuale, è quello di arrivare appunto a una direzione di sistema museale, condivisa tra i siti di archeologia industriale del Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo intrapreso un percorso per capire come fare in modo che la Regione sostenga il MuCa», dice Luise che con il sindaco Anna Cisint ha già incontrato l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti.
Se la speranza è però quella che la Regione copra i costi dell’incarico, il Comune di Monfalcone rimarrà deluso. «È una buona cosa che si creino delle reti museali - afferma l’assessore Torrenti -. Il tema è già stato affrontato con l’amministrazione monfalconese. In base alla normativa, la Regione potrà fornire supporto nell’individuazione della figura i cui costi dovranno però essere ripartiti tra i Comuni i cui musei compongono la rete. In questo senso sì, cambieranno le economie di gestione».
Come ricorda Torrenti, la legge 23 non prevede fondi per la copertura delle spese ordinarie delle strutture museali (personale o riscaldamento), ma per promozione o progetti di allestimento. «I regolamenti attuativi della legge arriveranno a fine anno - aggiunge -. La Regione è a buon punto, ma dobbiamo aspettare il regolamento nazionale». Alla Regione l’amministrazione ha però chiesto «un’accelerazione», perché, sottolinea Luise, «non è pensabile si possa aprire il MuCa senza un direttore». I tempi, per la Regione, non sembrano modificabili, tenendo presenti i contenuti della normativa. E il Comune, almeno al momento, non sembra intenzionato a fare retromarcia. «La collaborazione di Anna Krekic è stata preziosa - spiega Luise -, ma ci siamo trovati davanti una totale mancanza di chiarezza sulla copertura dei costi di gestione della struttura ricevuta in eredità dall’amministrazione precedente. Abbiamo provveduto al completamento, ma per la gestione andava trovata una strada diversa, perché quella di accollarsi interamente il costo non è percorribile».
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