Con i 600 mila euro stanziati dalla Regione a Monfalcone nascerà il “museo della città medievale”
MONFALCONE Approvato dalla giunta comunale, dopo aver avuto anche il placet della Soprintendenza, lo studio di fattibilità di quello che viene comunemente definito come il “museo della città medievale” all’interno del palazzo municipale, consente ora di avviare la fase progettuale vera e propria il cui bando è in pubblicazione. Prima di arrivare alla gara d’appalto dei lavori, infatti, è necessario redarre il progetto definitivo e quello esecutivo nel rispetto di un cronogramma ben definito monitorato costantemente dal sindaco Anna Maria Cisint che punta all’inaugurazione della nuova importante struttura con i primi mesi del prossimo anno.
«Procedere anche in questa fase con gli atti necessari – ha sottolineato il sindaco Cisint – è il segno della volontà di guardare con fiducia al futuro nell’obiettivo di una valorizzazione della città di cui questo spazio museale, assieme alla riqualificazione della piazza e del centro storico sono elementi portanti».
La storia è quella nota: lo scavo eseguito all’interno del municipio ha riportato alla luce un vero e proprio tesoro archeologico, non solo per le mura e gli importanti reperti emersi, ma anche perché da essi è possibile comprendere a pieno l’evolversi di un intero quartiere urbano, il rapporto degli edifici abitativi tra loro e con le strutture pubbliche, provando a tracciare un quadro ampio della vita e dello sviluppo del nostro territorio attraverso il medioevo, il rinascimento e l’età moderna.
«Quando alla fine del 2016 ho visitato il cantiere del municipio – ha rilevato il primo cittadino - ho scoperto la ricchezza di questo patrimonio del quale, allora, non era stato individuato alcun preciso progetto. Dopo l’inaugurazione del nuovo Comune, la Regione ha sostenuto la nostra proposta di realizzare un punto museale per riproporre la storia cittadina di quel periodo in modo che possa diventare elemento di attrazione e richiamo e ci ha messo a disposizione un finanziamento di 600 mila euro. La Soprintendenza - ha aggiunto il sindaco Cisint - s’è dichiarata disponibile a fornirci gli oggetti, le ceramiche, i bicchieri in vetro, le monete e soprattutto la grande spada a doppia impugnatura restaurati presso il museo di Aquileia».
Lo studio di fattibilità che è stato approvato della giunta delinea alcuni elementi di fondo della nuova struttura che ora dovranno essere specificati ed elaborati nelle loro soluzioni strutturali nella fase progettuale in corso.
In particolare si specificano l’organizzazione dello spazio, visto come un percorso continuo lungo il quale poter illustrare la Monfalcone medievale e l’evoluzione della città nel corso degli anni, nonché la collocazione dell’ingresso all’interno del Comune e la previsione di appropriate ricostruzioni multimediali per visualizzare la costruzione dei primi edifici. Nello spazio più a sud è prevista la sistemazione della spada esposta in vetrina insieme agli altri oggetti metallici della bottega del fabbro in cui fu ritrovata, con l’ipotesi di un affiancamento con una replica a grandezza naturale che il visitatore potrà maneggiare.
Fra le proposte dello studio anche quella relativa alle splendide immagini del manoscritto di Fiore dei Liberi, eventualmente animate digitalmente, che potrebbero permettere di calare lo spettatore all'interno dell'affascinante mondo delle sfide cavalleresche e dei tornei d'arme tardo medievali.
Insomma si preannuncia un museo d’eccellenza e ricco di peculiarità da visitare pur in uno spazio delimitato.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo