Valentino, il mito non tramonta mai. E ora la Malesia
Valentino Rossi non passa mai di moda. Il campione dei campioni del motociclismo ancora in attività sembra non perdere mai il suo smalto, nemmeno dopo 18 anni di attività e 35 primavere alle spalle. Valentino Rossi nelle moto come Francesco Totti nel calcio, due sportivi che di smettere non ne hanno ancora la fantasia.
«E pensare che alla fine dello scorso anno non sapevo se sarei stato ancora capace di essere veloce e di vincere», ha detto Rossi al termine della sua seconda vittoria nel mondiale 2014. Un successo arrivato quando in Italia era prima mattina, ma che è stato per i 50 mila di Phillip Island un assaggio di Italia, con tanto di inno di Mameli cantato sotto al podio dopo una invasione di pista, una scena che ha ricordato le folle di Misano o del Mugello. Il calore di Rossi, nonostante il freddo vento dell'oceano australe, ha scaldato i tifosi australiani che a dirla tutta non hanno gioito così tanto nemmeno con la vittoria del loro Jack Miller, a segno in Moto3 dopo una gara entusiasmante.
Valentino Rossi tiene ancora banco, ed è una fortuna per tutto l'ambiente. Negli anni d'oro del motociclismo, quelli accompagnati anche dalle vendite delle due ruote in Europa con il segno più davanti, la televisione accompagnava Rossi e gli altri protagonisti del mondiale anche nelle case degli italiani, che sempre di più si sono andati appassionando a questo sport. La situazione è ora diversa. Rossi e i suoi colleghi sono visibili a pagamento e i numeri fatti registrare in generale durante la stagione in corso con la nuova programmazione satellitare non sono nemmeno paragonabili al «vecchio corso». Una situazione di sofferenza che non aiuta, sia lo sport motociclistico che il mercato, a progredire e che rischia di riservare a un platea ristretta il rush finale di una stagione da annali.
Dopo la vittoria di Phillip Island, infatti, Valentino Rossi si presenta alla prossima sfida in Malesia con 8 punti di vantaggio su Lorenzo e 25 su Dani Pedrosa. Il “mundialito” per il secondo posto del mondiale, insomma, entrerà nel vivo a Sepang, un tracciato che ha visto per ultimo nella storia di Valentino l'incoronazione del nono titolo del pesarese, eravamo nel 2009, grazie a un provvidenziale terzo posto. Ma la prossima gara sarà anche quella del ricordo di Marco Simoncelli, che morì il 23 ottobre 2011 proprio sulla pista malese in un incidente che coinvolse Valentino Rossi e Colin Edwards e questo basterà a rendere il week end più importante del solito.
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