Granbassi a casa con lo yoga: «Una mamma tutta fantasia»
TRIESTE All'isolamento forzato è stata abituata anche dallo sport ma ora per viverlo utilizza la forza dello Yoga ed una diversa percezione, umana, sociale e temporale.
Il nuovo corso di Margherita Granbassi passa ora fondamentalmente dal ruolo di madre, tema che ora più che mai caratterizza le giornate tra le mura di casa, da vivere almeno a Trieste accanto alla famiglia. L'ex campionessa del mondo e olimpica di fioretto, complice anche qualche infortunio di troppo, non sembra rimpiangere troppo le pedane e gli assalti, prediligendo piuttosto altre chiavi di tenuta psicofisica, da condividere magari con la piccola Lèonor nel salotto di casa. Ecco quindi sfoderare lo Yoga, dove respiro e posture prendono il posto di “stretching” ed affondi, disegnando qui le stoccate quotidiane nei confronti dell'avversario invisibile che ha reinventato le giornate di tutti: «Ho vissuto un primo approccio con lo yoga subito dopo un infortunio – racconta Margherita Granbassi – fu lo stesso ortopedico curante a consigliarmelo e accolsi positivamente la cosa, studiando qualche posizione di base, ora utilissima in queste giornate di isolamento e restrizioni».
Già, l'isolamento. Margherita Granbassi punta a esorcizzare il momento, chiamando in causa gli effetti della sua storica carriera in Azzurro: «Per noi atleti, certe situazioni anomale a volte sono invece tipiche – sdrammatizza la campionessa triestina – penso infatti a certi intensi collegiali passati, dove eravamo chiamate a gestire certe situazioni anche sotto il profilo della concentrazione. Ora la motivazione cambia, è vero, ma bisogna rendersi conto che tutti quanti noi dobbiamo sacrificarci per un bene comune e fare sì che questo isolamento sia la chiave per ritornare a presto alla normalità sociale. Serve responsabilità». L'altra responsabilità è quella da genitore. Qui l'impegno si dilata, assume nuove strategie e si nutre di continui adattamenti: «Si, credo che adattamento sia la parola giusta – ribadisce la fiorettista – e i bambini sono capaci in questo. Mia figlia era abituata ad un asilo strutturato con diverse attività all'aperto e invece ora non esce di casa oramai da settimane. Noi dobbiamo essere comprensivi ma lei sembra serena, o almeno sembra aver compreso che uscire non è consentito. Questa situazione – sottolinea la campionessa del mondo del 2006 – ci esorta così ad essere ogni giorno creativi nell'affrontare la diversa percezione del tempo in casa».
A proposito di creatività. Un saggio di questa dote la stanno fornendo proprio gli schermitori, alle prese in rete con un girandola di video, anche estemporanei (vedi quello confezionato da Elisa di Francisca) con cui ricalibrare tenuta e riflessi nelle pedane di casa: «La scherma insegna ad essere creativi – conferma Margherita Granbassi – ma io in questo momento sono lontana da quelle forme di esercizi. Come facevo quando ero in attività e non potevo allenarmi? Io visualizzavo molto gli assalti passati, rivedevo le mie gare e scorrevo mentalmente errori e progressi».
Altri tempi. Si, perché ora, assieme al respiro dello Yoga e alle attenzioni alla figlia Lèonor, il quotidiano di Margherita Granbassi si tinge di “stoccate” accademiche, di esami all'interno del percorso di Economia e Politiche dello Sport, il podio a cui ora l'olimpica ambisce particolarmente e che esorta alla cura del pensiero e della positività, a tutti i costi: «Dobbiamo essere positivi, questo è fondamentale – conclude – questo periodo ci insegnerà molto, ci ricorderà quanto la sobrietà sia importante nella vita e quanto conti veramente la salute. Dobbiamo resistere e non lamentarsi, ricordando anche chi soffre maggiormente e paga con la vita il momento». —
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