Cori nazisti, multata la Pro Gorizia
TRIESTE «Espressione inneggiante al regime nazista». Questa la gravissima motivazione alla base della decisione del giudice sportivo della Figc regionale di comminare un'ammenda di 800 euro alla Pro Gorizia perché durante la gara esterna contro il Cordenons di domenica scorsa, il Giorno della Memoria delle vittime dell'Olocausto, «un gruppo di circa una ventina di sostenitori della Pro Gorizia - come recita il comunicato della Federazione - posizionato sulla gradinata situata dalla parte opposta alla tribuna e alle panchine, intonava, urlando, in due distinte occasioni per quattro volte (due volte consecutivamente nella prima metà del secondo tempo, e altre due consecutivamente nella seconda metà della seconda frazione di gioco) un'espressione inneggiante al Regime Nazista, ovvero il saluto "Ein, zwei, drei ...sieg heil!!"».
Una frase che si commenta da sola: per di più, appunto, in una data, il 27 gennaio, nella quale si celebrava il Giorno della Memoria dedicato alle vittime proprio del regime nazista. Un episodio inqualificabile, su cui è stata naturale la mano dura della Figc.
La società biancazzurra è stata punita per "responsabilità oggettiva". La somma complessiva di 800 euro di sanzione deriva inoltre anche da un altro fattore: «Perché - recita sempre il comunicato del giudice sportivo - nel corso della gara, i propri sostenitori urlavano gravi espressioni ingiuriose nei confronti della terna arbitrale». In questo caso per la società goriziana vengono riscontrate sia la "responsabilità oggettiva" che la "recidiva plurima".
Ma la Pro Gorizia, per bocca del suo presidente Giulio Mosetti, prende decisamente le distanze dalle parole proferite da quel gruppetto di cosiddetti "sostenitori" responsabili di aver scandito quella frase vergognosa: «Accogliamo da sempre il tifo corretto, ma non possiamo assolutamente accettare espressioni simili, che debordano ben oltre ogni limite lecito - sottolinea il presidente Mosetti -: quella frase rievoca situazioni terribili. La sanzione è giustissima, e questo episodio non resterà senza conseguenze. Nei prossimi giorni si svolgerà un direttivo nel quale la società non potrà tacere su quanto avvenuto - prosegue il presidente biancazzurro - perché è una cosa di una gravità inaudita: un coro del genere è semplicemente inaccettabile».
Mosetti è una furia: «Da presidente non posso assolutamente riconoscermi in un tifo di questo tipo, quella frase è qualcosa di allucinante. Con tutta la fatica che stiamo facendo da anni come società per garantire alla Pro una reputazione di alto livello, e con il lavoro quotidiano che stiamo svolgendo per avvicinare a questo sport tanti bambini è assurdo che ci sia qualcuno che pensi di rovinare in questo modo il nome della Pro Gorizia. Stiamo scherzando? Ripeto: la sanzione è giustissima - conclude Mosetti - e a quest'episodio seguiranno altri provvedimenti molto duri». —
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