Viva la triestinità: auguri agli Amici del dialetto

TRIESTE Il circolo Amici del dialetto triestino festeggia venticinque anni di attività e organizza due eventi che si svolgeranno in città nei prossimi giorni, entrambi a ingresso libero. Il primo è in programma per domani pomeriggio (sabato) alle 17, nell’auditorium del Museo Revoltella, dove sarà messa in scena la commedia musicale “Xe rivà el postin’” di Bruno Jurcev con la compagnia I Commedianti di Ugo Amodeo, diretta da Luciano Volpi, e i cantanti Fiorella Corradini e Paolo Venier accompagnati al pianoforte da Bruno Jurcev.
Lo spettacolo, ambientato a Trieste agli inizi degli anni Cinquanta, è animato da molte belle canzoni triestine d’epoca (da fine Ottocento ai primi del Novecento) riesumate dagli archivi del Museo Schmidl, dalla celebre “Venderigola” alle meno note “Caligo”, “Eviva el vin”, “El bel tenor” e così via.
La seconda manifestazione si svolgerà lunedì 5 dicembre alle 17, nella sala Bobi Bazlen di palazzo Gopcevich, in collaborazione con il Museo Schmidl e avrà come titolo “Ugo Amodeo: da Radio Trieste al teatro”. Con questo evento gli Amici del dialetto intendono rendere un affettuoso omaggio all’attore, regista e indimenticabile protagonista delle scene artistiche triestine che è stato uno dei soci fondatori del circolo. E lo faranno con un collage di audio e video, in particolare con brani tratti dal mitico “Campanon” di Radio Trieste e l’intervento di ospiti.
Ideato e fondato nel 1991 dal radiologo Mario Pini con l’appoggio del Lions Club Trieste San Giusto, il circolo è oggi diretto da Ezio Gentilcore. Pur restando il nostro dialetto il punto di riferimento più importante, il sodalizio si occupa di tutti i temi che riguardano la cultura triestina e giuliana: letteratura, storia, musica, tradizioni popolari, scienza, teatro, enogastronomia.
Le manifestazioni che organizza (conferenze, spettacoli, mostre, tavole rotonde, concorsi) sono sempre aperte al pubblico. Ma è sui giovani che punta l’attenzione il circolo, dedicando alle generazioni di oggi diversi concorsi letterari, teatrali e fotografici per stimolare i nuovi talenti. Oltre alla pubblicazione di libri, gli Amici del dialetto triestino curano anche la stampa di un giornale, “El Cucherle”, gestito in proprio e distribuito periodicamente ai soci e simpatizzanti.
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