Una “lacrima” per un desiderio: la notte magica di San Lorenzo

Occhi al cielo, scrutando le stelle e cercando di capire alcuni movimenti celesti in compagnia di esperti e studiosi. In occasione del transito annuale delle Perseidi, la pioggia meteorica prodotta dai detriti al seguito della cometa “Switl Tuttle”, il Circolo astrofili Trieste propone un doppio appuntamento pubblico datato per le serate di mercoledì 12 e giovedì 13 agosto, dalle 22, nella sede dell’Osservatorio Zugna di Campo Sacro, all’interno dell’Ostello scout Alpe Adria.
Due tappe, due opportunità per visionare e comprendere in modo più dettagliato i temi dello sciame meteorico che più di ogni altro ama la visibilità e relega il suo passaggio anche alla romantica denominazione delle “lacrime di San Lorenzo”, tradizione popolare cattolica legata alla notte del 10 agosto ricordata come la “Notte del martirio di San Lorenzo”.
La religione e la sua saga narrativa in realtà non caratterizzeranno poi molto le serate di agosto promosse dal Circolo astrofili, ma lasceranno piuttosto il campo alle considerazioni a carattere scientifico e alle possibilità di confutarle in compagnia di ricercatori. In pratica i telescopi verranno puntati verso Saturno, Plutone, ammassi stellari, nebulose e cosiddette stelle doppie. «Vivremo le serate come leggera lezione e osservazione - sottolinea Stefano Schirinzi, presidente del Circolo - il parco telescopi sarà quindi a disposizione del pubblico, soprattutto per quanto riguarda Saturno, ben visibile in questo periodo, ma discuteremo anche di Plutone, monitorato di recente da una sonda».
Il cuore delle due serate resta tuttavia rappresentato dall’osservazione delle Perseidi, fenomeno estivo che dilata sogni, desideri e fantasia ma che si avvale in realtà di altri dettami. «Meteore, diciamo sporadiche, sono visibili ogni notte - aggiunge Stefano Schirinzi - ma in particolari momenti il loro numero aumenta così tanto da provocare vere e proprie piogge con picchi evidenti. Tali fenomeni sono prodotti quando la Terra, percorrendo la sua orbita attorno al Sole, intercetta, e sempre nella stessa data, le scie di polvere e particelle lasciate dalle comete quando si avvicinano al Sole stesso. I telescopi verranno però abbandonati ben presto - ha concluso l’esperto -, poco dopo la mezzanotte lo spettacolo si segue a occhio nudo».
Sempre in chiave storico/scientifica, quanto le Perseidi regalano al pubblico dal palco celeste è un’eredità della scia di detriti prodotta dalla cometa 109P Switl Tuttle di un nucleo di circa 10 chilometri, transitata l’ultima volta nel 1992 e attesa nel 2016.
Lo show delle Perseidi ha un antagonista anch’esso storico, quello delle Quatrantidi, di scena in cielo però nel primo scorcio di gennaio e quindi con meno platea popolare al seguito. Altra curiosità: stando alle stime degli esperti, quest’anno il transito delle Perseidi dovrebbe godere di una visibilità eccellente, di certo migliore delle passate vetrine, un dato riconducibile all’assenza della Luna nella prima parte della notte. Persino il rito dei desideri potrebbe giovarne.
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