“Un dinosauro a spasso per Trieste” scopre i segreti della città scientifica

Il racconto si ispira all’allestimento in corso di Big John il triceratopo scavato negli Usa ed esposto in questi giorni
Una delle illustrazioni di Luca Vergerio e Gianpaolo di Silvestro per il libro
Una delle illustrazioni di Luca Vergerio e Gianpaolo di Silvestro per il libro

TRIESTE Il fatto di non averli mai visti dal vivo e di poter solo ricostruire le loro forme enormi e i loro movimenti possenti rende i dinosauri oggetto di fascino e interesse per un vasto pubblico. I film della serie “Jurassic Park” hanno sancito definitivamente il successo per i grandi e misteriosi animali del passato ma anche gli studi e le ricerche continuano ad alimentare questo mito con dettagli che arricchiscono la vita e le abitudini di quel mondo per noi così lontano.

A Trieste i giganti della preistoria sono di casa, a cominciare dal notissimo Antonio ritrovato vicino al Villaggio del Pescatore, e non manca un centro di eccellenza mondiale nell'ambito della paleontologia, la ditta Zoic, specializzata nell'estrazione e nella lavorazione di resti fossili.

In questi giorni la star è diventato Big John, un triceratopo scavato in un ranch del Montana che è attualmente in lavorazione nei laboratori triestini ma che gli appassionati hanno già potuto osservare in anteprima in una serie di visite guidate. La grande testa con tre corna dell'animale (triceratopo significa “faccia con tre corna”) è la parte che è stata già montata dagli esperti che si occupano del grande reperto e il prossimo appuntamento con il pubblico è fissato per venerdì 12 marzo nello show room di Zoic in via Flavia 35.

Ad accogliere i visitatori adesso c'è anche una storia illustrata che è diventata un libro: si intitola “Big John – Un dinosauro a spasso per Trieste” (pagg. 40, euro 10) ed è stata scritta dalla triestina Barbara Battistelli mentre i disegni sono opera di Luca Vergerio e Gianpaolo di Silvestro.

La trama ci porta nel cuore della notte in una sala museale in cui il triceratopo del Montana si risveglia. È affamato, confuso e non riesce a raccapezzarsi: ma dove si trova? Dopo aver trangugiato foglie e rami di un paio d'alberi, Big John s'imbatte in Stelvio, un'automobile che sfreccia per le strade deserte di Trieste alla luce della Luna. I due si mettono a chiacchierare e il dinosauro scopre qualcosa di più del posto in cui si trova: in questa città c'è un parco giurassico vicino al mare dedicato ai bestioni come lui e diversi spazi espositivi in cui ammirare molti altri resti fossili. Su invito della simpatica Alfa Romeo, Big John si mette a esplorare Trieste. Invogliato a fare un bagno in mare non riesce più a risalire sul molo e in suo aiuto deve intervenire Ursus, la gru galleggiante, che lo pesca col suo braccio poderoso. Ursus racconta di essere ormai vecchio. “Vecchio? Quanti anni hai?” domanda il triceratopo. “Più di cento!” risponde la gru. A quel punto Big John rimane di sasso ed esclama che per lui quella cifra non è niente dal momento che di anni ne ha sessantasei milioni. Ursus non può fare altro che arrossire di piacere al complimento sulla sua giovinezza. Ma le esperienze per il dinosauro sono appena cominciate. È l'alba quando passeggiando finisce in piazza Unità, lì ecco un gruppo di camerieri impegnati a sistemare tavolini e sedie per i futuri clienti: cosa può fare Big John se non assaggiare una delle specialità locali, ovvero il capo in b? Seguirà una discussione su quale sia il bar che prepara il caffè migliore di Trieste, interverranno Micheze e Jacheze, la statua di James Joyce e un personaggio che non sveliamo.

La storia, ritmata dai suoni onomatopeici simbolo dei fumetti e caratterizzata da un giallo vivace molto azzeccato, riserva altre sorprese e un finale tenero. Il libro è disponibile anche alla libreria Lovat e all'Antico Caffè San Marco. —

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