Trieste, una Leonor Fini guardiana dei sogni approda a teatro
Leonor Fini (1907 - 1996), la grande pittrice surrealista di origine triestina, nella sua lunga e straordinariamente fortunata carriera artistica, ha declinato la sua eclettica creatività attraverso una ricchissima tavolozza di sfumature artistiche. Protagonista di primo piano del panorama culturale del Novecento, oltre a pittrice, è stata infatti scenografa, designer, scrittrice, nonché illustratrice e costumista per il teatro e il cinema. Visceralmente anticonformista, stravagante, ribelle e trasgressiva, ha attraversato con la sua esplosiva personalità buona parte del '900.
L'italienne de Paris, prima di trasferirsi attorno ai vent'anni nella capitale francese, culla degli artisti per antonomasia, ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza a Trieste, respirandone l'allora stimolante e culturalmente frizzante brezza intellettuale.
A tratteggiare le mille anime della pittrice amante dei gatti, la narrazione scenica "Guardiana dei sogni. Variazioni su Leonor Fini", produzione Bonawentura Teatro Miela, testo teatrale di Corrado Premuda interpretato da Sara Alzetta, che andrà in scena al quinto piano del museo Revoltella oggi e domani alle 18.
Il progetto ideato e coordinato da Laura Forcessini, è inserito nel calendario della rassegna "Storie nell'arte, percorsi teatrali", ciclo di appuntamenti che proporrà la pièce sulla Fini anche il 10 e 11 agosto, e il 7e 8 settembre, sempre alle 18.
Al centro della narrazione interpretata dall'attrice Sara Alzetta, la vita e il ricco carnet di opere dell'artista, l'avventurosa infanzia e giovinezza triestina, la sua precoce consacrazione nell'Olimpo dei pittori, in un'epoca - prima metà del '900 - dominata da granitici pregiudizi nei confronti delle donne artiste, l'incontro con gli altri italiens de Paris blasonati, tra cui de Chirico, Savino, Campigli e De Pisis.
Il testo firmato da Corrado Premuda, fornisce una chiave di lettura della complessa personalità sia della pittrice sia della donna, grazie alla profonda conoscenza che lo scrittore e giornalista ha maturato negli anni dedicati allo studio dell'artista. Autore della biografia "Un pittore di nome Leonor", sottotitolo "Da Trieste a Parigi: la scatenata gioventù di Leonor Fini", Premuda ha inoltre realizzato assieme a Giampaolo Penco il documentario "Mais où est Leonor?", in seguito acquistato dalla videoteca del Center George Pompidou di Parigi. Focus dunque sulla sfaccettata figura umana di Leonor e sulla sua affascinante arte, tele pervase da atmosfere oniriche sofisticate, abitate da elementi magici, densi di connotazioni simboliche, con donne sacerdotesse, uomini asessuati, sfingi, giochi di specchi, a riflettere la sua deliziosamente teatrale natura. Tra le rassegne in Europa a lei dedicate, probabilmente la più completa la mostra al Revoltella nel 2009, 250 opere. I biglietti per le singole rappresentazioni sono in vendita dalle 17.30 al museo stesso, oppure in prevendita (15-19) al teatro Miela.
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