Trieste, “Le basabanchi” aprono La Contrada
Il nuovo testo di Fullin con Ariella Reggio inaugura la stagione a Trieste nel segno della comicità
Vivrà di battiti forti e regolari, la nuova stagione del Teatro Bobbio, presentata ieri con il motto “una scelta di cuore” , al ritmo del cardiogramma. Vivrà di 12 titoli in abbonamento e ulteriori occasioni di spettacolo, che spaziano fra la prosa, la danza, i family show, il musical, il teatro d’inchiesta, la serata con i comici. Un cartellone confezionato con “passione e batticuore” , come del resto chiede il pubblico più affezionato a una compagnia – La Contrada – che ha scavalcato i quarnt’anni di attività.
Per dispiegare il pacchetto dei titoli in programma, quella del primo settembre, è sempre per La Contrada una data canonica. Ma quest’anno porta la compagnia in. . . convento. “Le basabanchi”, traduzione’le baciapile, aprirà il 20 ottobre il cartellone 2017/2018 al Bobbio. Il nuovo testo di Alessandro Fullin, moltiplica dopo “Sissi a Miramar” e “Ritorno a Miramar”, la collaborazione con lo scrittore e performer in lingua locale, che cambia residenza e periodo storico e si trasferisce dal castello asburgico in un istituto religioso. Tra le drammatiche vicende dell’occupazione tedesca successiva a “el ribaltòn” del’43, gli abiti da suora vestiranno le protagoniste Ariella Reggio e Marzia Postogna (e anche lo stesso Fullin, promosso badessa). Affinché – nella tradizione delle “sister act” – la comicità abbia sempre la meglio sul dramma.
Nel solco di questo teatro leggero, capace comunque di strizzare l’occhio, si muove il resto delle proposte in abbonamento. Da “La cena perfetta” (testo di Sergio Pierattini, ambientato in un ristorante alla disperata ricerca di stelle Michelin) al molièriano “Borghese gentiluomo” (protagonista Emilio Solfrizzi), a “Sabbie mobili” (favola adulta diretta da Alessandro Benvenuti, in dicembre).
Scavalcato Capodanno con un galà di danza, il cartellone inanella poi: “Alla vostra faccia” (saga di famiglia sul “caro estinto” , aperta da Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio), “Due” (con Raul Bova e Chiara Francini, per la regia interessante di Luca Miniero), “Il diavolo, certamente” (una proposta sicura di Attori e Tecnici, la compagnia a cui si deve il superclassico “Rumori fuori scena”). E ancora: una nuova versione di “Sorelle Materassi” (il cast questa volta prevede Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati), “Notte di follia (che festeggia la rentrée teatrale di Anna Galiena), “Qui e ora” (scritto da Mattia Torre), “Di’che ti manda Picone” (sequel del film di Nanni Loy, dell’84) per finire con “Viktor e Viktoria” (Veronica Pivetti, e Giorgio Lupano riprendono il plot originale tedesco della pellicola resa poi celebre da Julie Andrews).
Nomi di forte rilievo e proposte speciali vanno a comporre il pacchetto “fuori abbonamento” . Ci si può imbattere in una serata con Gino Paoli (accompagnato dal pianismo jazz di Danilo Rea), oppure nelle incursioni fra costume e politica contemporanea firmate da Federico Rampini e Sabina Guzzanti. Due proposte musicali giocano con melodramma e operetta, e portano sul palcoscenico di via Ghirlandaio, una insolita versione di “Carmen” e il viaggio che Alessandro Gilleri invita a fare tra Austria felix e Anni Trenta. E torna Ariella Reggio in “Giovanna e il funambolico Alfredo” . Promette “una risata ogni 17 secondi” , l’ambizioso “Se ti sposo mi rovino” , mentre svela i risvolti “scandalosi” dell’incontro tra il pittore Schiele e lo scrittore Joyce, “Egon e Jim” , immaginato da Renzo Crivelli sui moli di Trieste. Una trilogia per l’intera famiglia, scandisce in pomeridiana domenicale le produzioni di Fantateatro (” Il canto di Natale” , “Alice nel pentagramma delle meraviglie” , “Il mago di Oz” ).
C’erano ieri anche gli assessori Torrenti e Tonel, a garantire il sostegno delle istituzioni alle “scelte di cuore” della Contrada, che schierava la presidente Livia Amabilino, il direttore artistico Matteo Oleotto e quello organizzativo Diego Matuchina. I quali, dal cappello magico del cartellone, hanno estratto alla fine la breve e straordinaria performance di un altro dei loro ospiti. Vanni De Luca (in programma a dicembre) è un “mentalista” che fa spettacolo con il prodigio della propria testa. È capace di risolvere un cubo di Rubick, mentre declama un canto qualsiasi della Divina Commedia, e definisce sulla lavagna una quadrato magico di numeri. Per sottolineare che accanto al cuore, ci sta pure bene il cervello.
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