Teatro Sloveno, cala il sipario sui 50 anni con una doppia festa

Fine settimana di incontri, spettacoli, visite guidate, conferenze e le foto di Magajna per celebrare il mezzo secolo di vita. E un laboratorio creativo da dedicare ai bimbi
Uno spettacolo di flamenco al teatro sloveno
Uno spettacolo di flamenco al teatro sloveno

Una torta ideale da cinquanta candeline, due giorni di incontri, spettacoli, visite guidate e conferenze a tema. Mezzo secolo di vita per il Kulturni Dom di via Petronio 4, sede del Teatro Sloveno e di altre sigle associazionistiche della comunità locale tra cui Gruppo 85, Slovenski klub, il Centro musicale Glasbena Matica, l’Unione dei circoli sloveni e le associazioni Cizerouno e Kons. Tutti insieme per l’occasione a dare vita ai festeggiamenti per il compleanno speciale, traguardo da nobilitare nell’arco di domani e domenica, la due giorni allestita all’interno dei vari spazi dell’edificio progettato dall’architetto Edo Michevc. Cartellone piuttosto nutrito. Si parte nel pomeriggio di sabato, attorno alle 17, con un battesimo affidato al laboratorio artistico per bambini a cura di Jasna Merkù, progetto dal titolo emblematico “Siate creativi! Dall’asilo alle scuole medie”, ospitato al foyer della galleria. Alle 18, nell’area scalinata e atrio, debutta la musica grazie al gruppo di ottoni Donald Trumpet, primo antipasto in note della serata a cui seguirà la porzione jazz griffata Gypsy Quintet intitolata “Sulle tracce di Django Reinhardt”.

Un cinquantesimo da ricordare soprattutto con un taglio storico. Per questo la giornata inaugurale di domani offre visite guidate all’edificio (ore 19 e 20.30) e un momento commemorativo disegnato dalle fotografie dell’archivio storico di Mario Magajna (19.30, salone principale).

Il taglio del nastro formale è programmato alle 20, mentre dalle 20.30 sono due le tappe contemporanee in chiave musicale contemplate nel programma: “Polvere d’oro negli occhi”, progetto a cura di Jure Ivanusic e Maja Blagovic (Spazio Club Miran Cosuta) e il concerto offerto dagli allievi della Glasbena Matica, ospitato nella sala principale. Il viaggio del 28 febbraio contempla in coda, dopo le 21, anche le proiezioni dei videomaker Aljosa Zerial (un lavoro incentrato sulla carrellata di momenti e volti storici dello Sloveno), e il tocco finale dal respiro rock offerto dal gruppo Coloured Sweat.

La festa prosegue domenica e apre i battenti in mattinata (11) con “Platero y yo”, chitarra e voci, quelle degli attori Claudio Piastra e Nika Petruska Panizzon impegnati sui versi di Juan Ramon Jimenez e musiche di Mario Castelnuovo Tedesco. Alle 17 è la volta dello spettacolo brillante “Boris, Milena, Radko” mentre alle 19.30, subito dopo gli interventi istituzionali, ancora musica con il ritorno del jazz targato Gypsy Quintet. L’intera giornata di domani è a ingresso libero, la fase domenicale include il passaggio in biglietteria. Info su www.teaterssg.com.

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