“Teatro a leggìo” torna e profuma di classici
La drammaturgia italiana, ma pure quella europea e americana, sino alle proposte che riguardano alcuni autori contemporanei. “Teatro a leggìo”, il progetto a cura degli Amici della Contrada, riapre i battenti dando vita a un cartellone di sei appuntamenti, tutti in programma nelle giornate del lunedì al teatro Bobbio ma con orario, questa la novità, posticipato alle 18.
La vernice è in programma il 12 ottobre, avvio di stagione caratterizzata dai tratti della commedia brillante e dalla (ri)proposta di “Non ti conosco più”, di Aldo de Benedetti, opera già ospitata sotto l’egida della Contrada nell’annata 1996/97, allestimento teatrale che all’epoca vide alla ribalta Lauretta Masiero, Micol Pambieri, Orazio Bobbio e Riccardo Peroni. La rilettura in chiave di leggìo si avvale del testo e della regia di Elke Burul, con Enza De Rose, Valentino Pagliei, Daniela Gattorno, Francesco Godina, Stefano Bartoli e Myriam Cosotti.
Profumo di classici nella seconda tappa di “Teatro a leggìo”, quella del 16 novembre, quando sul palco del Bobbio è attesa l’opera “Giacomo Leopardi e la grande muraglia”, di e con Claudio Grisancich, proposta incentrata sui versi e i tratti biografici del poeta e scrittore di Recanati.
Il 2016 si apre con un omaggio a David Mamet, drammaturgo e regista statunitense, candidato due volte al premio Oscar, autore di “American Bufalo”, la terza opera destinata a fare scalo al Bobbio nella giornata del 18 gennaio. Autori triestini contemporanei alla ribalta per il quarto appuntamento del nuovo cartellone di “Teatro a leggìo”. La tappa è quella di lunedì 15 febbraio e il lavoro si intitola “Il direttore”, dello scrittore e giornalista Pietro Spirito composto a quattro mani con Elke Burul, testo inedito che racconta la Trieste del secondo Dopoguerra ponendo l’accento sulla figura di Rodolfo Maucci, musicologo e germanista, costretto dai tedeschi, durante l’occupazione del ’43, ad accettare l’incarico di direttore del quotidiano Il Piccolo. Una storia vera, intensa, raccontata con la forza dei documenti originali e dei lasciti dei protagonisti della drammatica vicenda.
I due restanti appuntamenti della rassegna arrivano sulle prime note primaverili. Il 14 marzo è la volta di “Danza macabra”, testo del drammaturgo e scrittore Joahn August Strindberg, artista svedese nato nella seconda metà dell’Ottocento. Il viaggio di “Teatro a leggìo” giunge a destinazione il 18 aprile, data della rappresentazione di “Due signore”, adattamento del testo del drammaturgo napoletano Manlio Santanelli, per la regia di Mario Mirasola, interpretato da Ariella Reggio e Mari Delconte.
«La forza della rassegna risiede anche tra il saper cogliere tra i generi, attingendo fra i classici ma puntando anche sui contemporanei - ha ribadito Livia Amabilino, presidente della Contrada -. Quella del teatro a leggìo è inoltre una formula che non conosce crisi, pone l’attenzione sul senso della parola e si avvale di un pubblico fedele e costante, come testimoniano - ha aggiunto - i 15 anni di vita del progetto». Tutte le info sul programma su www.amicicontrada.it.
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