“Primavera” di eventi pensata anche al maschile

Sono 34 gli appuntamenti messi in campo da Provincia, Comune e mondo dell’associazionismo femminile
L'autoritratto di Leonor Fini, a cui è dedicato uno degli appuntamenti in programma
L'autoritratto di Leonor Fini, a cui è dedicato uno degli appuntamenti in programma

Il robusto filo conduttore che lega tra loro i ben trentaquattro eventi del calendario di “Primavera di donne” - il programma di appuntamenti in occasione della Giornata internazionale della donna - è il variegato universo femminile, tessuto con un intreccio di filati e colori davvero trasversale. Per la gamma dei contenuti, con mostre fotografiche, presentazioni di libri, pièce teatrali, concerti, tavole rotonde, seminari di antropologia al femminile, incursioni biografiche su “signore famose”, premiazioni di contest letterari e assegnazione di borse di studio, documentari, reading. Ma, soprattutto per il vasto bacino di potenziali destinatari: donne, uomini, studenti, curiosi, storici, artisti e via discorrendo.

Quest’edizione 2015 - che si snoderà tra oggi e fine aprile - della rassegna proposta dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Trieste, grazie all’equilibrato intreccio collaborativo del panorama associazionistico femminile cittadino, è appetibile per i palati più disparati ed esigenti. «È il risultato di un affiatato lavoro di squadra tra le amministrazioni e le associazioni femminili del territorio. Una politica che presenta il vantaggio sia di evitare eventi in sovrapposizione tematica sia di proporre un calendario di iniziative spalmate lungo un arco temporale ampio. Oltre a evitare di accendere i riflettori solo sulla giornata dell’8 marzo», ha sintetizzato ieri mattina alla presentazione di “Primavera di donne” la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, incontro che ha visto riunite in sala giunta la vicesindaco Fabiana Martini e le rappresentanti dei sodalizi partner. Tra cui Casa internazionale delle donne, Udi “Il caffè delle donne”, Associazione donne ebree d’Italia, Aidia, Consulta femminile, Goap, Etnoblog, Associazione Italo Americana Fvg, Forum delle donne di Trieste, Stazione Rogers e, per la prima volta, anche il Museo Postale e Telegrafico della Mitteuropa.

«La qualità delle proposte è alta e di interesse generale - ha aggiunto la vicesindaco Martini - con mostre che affrontano con sguardo femminile temi al centro delle principali iniziative culturali del biennio in corso, quali ad esempio il centenario della Grande Guerra». Tutto l’articolato programma con la descrizione dettagliata, giorno per giorno, dei singoli appuntamenti si può consultare sul sito di palazzo Galatti www.provincia.trieste.it.

Tre invece gli appuntamenti di questa domenica 8 marzo, che osservano l’universo femminile da punti di vista molto diversi tra loro: alle 11, alla Stazione Rogers, l’omonima associazione in collaborazione con l’ateneo presenta “DonnArchitettura. Architettura è donna?”, affascinante viaggio a cura di Maria Grazia Eccheli e Gigetta Tamaro, nella vita e nel lavoro di donne architetto, attraverso le loro opere e il pensiero avant-garde in un mondo, il ’900, molto maschile.

La giornata proseguirà alle 17.30 tra reading di poesia, brani musicali classici e canti popolari all’auditorium del museo Revoltella con l’evocativo “Di sogni e chimere. Sguardi femminili tra Belle Époque e Grande Guerra”, spettacolo a cura del Comune e dell’omonima Commissione pari Opportunità. È invece un colorato melting pot sulle diverse rappresentazioni dell’essere donna attraverso le testimonianze di imprenditrici locali, artiste, artigiane e musiciste, l’incontro-esposizione ospitato e curato da Etnoblog (riva Traiana 1/3) alle 18, dal nome “Da We can do it a We do it”. 

Sabato 7 marzo, invece, alle 11, si inaugura al Museo postale e telegrafico della Mitteuropa la mostra “Storie di donne nella prima Guerra Mondiale”. Esposte fino all’11 maggio cartoline e lettere che raccontano la difficile vita delle donne “senza uomini” costrette ad adattarsi a una situazione di precarietà. E, come testimonieranno le divise dell’epoca, a indossare i panni di postine. Lunedì 9, nella Sala del Consiglio della Provincia, la docente Cristina Benussi presenterà il suo libro “Cambiare il mondo, Viaggio nel pensiero femminile”. Brani tratti dalle opere di Virginia Wolf, Santa Caterina da Siena Simene Weil e la triestina Anita Pittoni.

Lunedì 9 marzo, alla Casa internazionale delle Donne (via Pisoni 3), sarà possibile partecipare alla realizzazione all’uncinetto della maxi coperta da Guinness. Donne e inquisizione: focus (12.3 alle 13.30 in Provincia) su “Delitti al femminile”. Lo storico Davide Alzetta terrà un seminario su streghe, eretiche, false sante, mistiche, ebree convertite, concubine. Si volta pagina con “First Ladies”, l’appuntamento (17.3, 17.30) proposto dall’associazione Italo-Americana in piazza Sant’Antonio 6, sull’evoluzione della figura della moglie del presidente nella vita politica e sociale americana.

Venerdì 27 marzo (Casa internazionale delle Donne, 17.30) l’autore e critico Corrado Premuda racconterà l’infanzia e la giovinezza della pittrice argentina vissuta a Trieste, Leonor Fini, nella conversazione “Un pittore di nome Leonor”. Tra gli appuntamenti, il conferimento (19.3 alle 11 in Provincia) del “Premio Primavera di Donne”, quest’anno assegnato all’ad della Siot, Ulrike Andres, la premiazione del XI Concorso di scrittura femminile “Città di Trieste” (Sala del Consiglio del Comune, 15 aprile alle 17.30), e (Magazzino delle Idee, maggio) il V° Premio Ondina Barduzzi, istituito in memoria della docente, assessore e professionista scomparsa nel 2009.

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