Nelle agende ritrovate di Himmler anche le note sulla Risiera di San Sabba, Trieste
TRIESTE Dopo l’apertura agli studiosi degli archivi di Stato russi unificati nel 1999, da quell’enorme mare di documenti continuano a affiorare testimonianze di eccezionale importanza per gli storici, tanto più rilevanti quando posso essere riscontrate con i dati reperibili in altri archivi: una di queste testimonianze eccezionali è stata pubblicata di recente dall’editore tedesco Piper di Monaco di Baviera con l’evocativo titolo “L’organizzazione del terrore” (Die Organisation des Terrors. Der Dienstkalender Heinrich Himmlers 1943-1945) e raccoglie le agende di lavoro di Heinrich Himmler (1900-1945), capo supremo delle SS e ministro degli Interni del Reich, relative al periodo che va dal 1° gennaio 1943 al 15 marzo 1945: periodo estremamente caldo e denso di avvenimenti della Seconda guerra mondiale, che comprende la capitolazione del Regno d’Italia l’8 settembre 1943, l’invasione di tutto il nostro paese da parte delle forze naziste del Reich tedesco e il raddoppio dell’organico del corpo delle SS.
Le pagine dell’agenda, ben ordinate e dattiloscritte nella prima parte, si fanno manoscritte e vergate a mano, con una scrittura frettolosa negli ultimi mesi. Il poderoso volume di oltre mille pagine che le raccoglie, è curato da cinque esperti della storia del periodo (Matthias Uhl, Thomas Pruschwitz, Martin Holler, Jean-Luc Leleu, Dieter Pohl) e comprende, oltre alla trascrizione del documento d’archivio, un’ampia parte esplicativa e informativa che permette di farsi un’idea complessiva della natura degli impegni di Himmler, una delle personalità più potenti del Terzo Reich, anche perché godeva della piena fiducia di Hitler: nel periodo compreso dalle agende, Himmler incontrò il Führer, secondo quanto ricaviamo dalle agende, ben centosessantotto volte ossia, in media, una volta ogni cinque giorni.
Tra le annotazioni riportate dalle agende alcune, in particolare, riguardano la nostra regione, (destinata a essere germanizzata e incorporata nel Reich a guerra finita e perciò denominata genericamente “Zona di operazioni del Litorale adriatico” (Ozak), nonché la vicina Carniola (ora Slovenia), anch’essa sottoposta all’ occupazione tedesca e alla spietata repressione del capo supremo della polizia e delle SS Erwin Rösener (poi catturato in Italia dagli alleati mentre cercava di darsi alla fuga, consegnato agli jugoslavi, condannato a morte e impiccato a Lubiana nel 1946): diverse annotazioni delle agende di Himmler, poi, riguardano i suoi incontri con Odilo Globocnik, triestino di nascita, amico personale di Himmler (che lo chiamava affettuosamente “Globus”), e responsabile del massacro sistematico di due milioni di civili ebrei nei campi di sterminio di Majdanek, Belzec, Sobibor e Treblinka, successivamente capo supremo della polizia e delle SS a Trieste, dove avrebbe fissato la sua base di operazioni.
Himmler infatti ebbe un incontro personale con Globocnik a Berlino il 16 settembre 1943, all’indomani della capitolazione italiana, poco prima di inviarlo a Trieste, dove Globocnik sarebbe giunto una settimana dopo, per impartirgli ordini in vista dell’istituzione del lager della Risiera di San Sabba; poi, il 9 novembre dello stesso anno, Himmler diede disposizioni al capo delle SS in Italia, Wolff, affinché venissero inviate alla polizia d’ordine incaricate dell’“autodifesa”dell’Ozak cinquemila divise tedesche, mille delle quali erano destinate espressamente alla sola Trieste, infine, il 24 aprile 1944, Himmler incontrò Rösener, Globocnik e e il Gauleiter di Klagenfurt Friedrich Rainer, per fare il punto della situazione. Himmler avrebbe incontrato nuovamente Rainer il 10 ottobre 1944 nel corso della propria visita a Klagenfurt.
Oltre agli impegni di lavoro, le agende di Himmler riportano anche gli appuntamenti di natura personale di Himmler che conduceva una doppia vita, essendo legato oltre che alla moglie, alla sua ex segretaria che risiedeva nel Meclemburgo e dalla quale ebbe due figli (riconosciuti): gli incontri con quest’ultima sono riportati nelle agende sotto le diciture “viaggio d’ispezione” oppure semplicemente “in viaggio”. A differenza di altri gerarchi nazisti che tentarono fino all’ultimo di salvare le sorti del Reich tedesco, Himmler fece un tentativo in extremis per stipulare una pace separata con i britannici promettendo loro che avrebbe indotto Hitler a concentrare tutte le forze disponibili sul fronte orientale, per arginare l’avanzata sovietica in Europa.
Il tentativo non andò a buon fine, e da ultimo fruttò a Himmler la rottura del rapporto di fiducia con Hitler il quale, il 28 aprile 1945. lo sollevò da tutti i suoi incarichi. Il resto della vicenda di Himmler è noto: in fuga dinanzi alle truppe alleate, ormai esautorato e condannato alla fucilazione da Hitler, il 23 maggio 1945 Himmler venne arrestato dagli alleati e, sebbene inizialmente non fosse stato riconosciuto, si suicidò – proprio come avrebbe fatto, solo una settimana dopo, il suo fidato amico Globocnik – con una capsula di cianuro che teneva nascosta tra i denti, per essere poi seppellito in una località imprecisata.
Le sue agende di lavoro, però, sarebbero state recuperate dai soldati dell’Armata Rossa negli uffici delle SS dopo la conquista di Berlino e sono giunte fino a noi pressoché integre. Ora tocca a un editore coraggioso farle tradurre e pubblicarle per renderle accessibili anche al pubblico italiano. —
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