Lo squalo non è un mostro: “Sharkyparty” a Miramare

Una settimana intera con il Wwf da dedicare a questo animale e alla tutela dell'ambiente
Lo squalo buono di "Alla ricerca di Nemo"
Lo squalo buono di "Alla ricerca di Nemo"

Gli squali sono davvero così pericolosi per l’uomo oppure per il nostro mare sono molto più pericolose altre “specie”? Per rispondere a queste e altre domande, parte martedì a Miramare una settimana dedicata agli squali e alla tutela del mare promossa dall’Area marina protetta con il sostegno della Provincia di Trieste. Obiettivo, soffermarsi su cosa rappresenti il mare.

Un luogo di vacanza sì, ma soprattutto l’ambiente naturale di una moltitudine di specie animali e vegetali messe in pericolo dai veri mostri marini: i rifiuti. Quelli che si spiaggiano (flaconi, contenitori, imballaggi) ad alluminio e vetro che possono permanere nell’ambiente per decenni o anche secoli. Che possono essere ingeriti dagli organismi marini, impedendone l’alimentazione. O altre sostanze inquinanti (metalli pesanti, pesticidi e insetticidi) più subdole la cui tossicità si esprime solo se le concentrazioni superano un certo livello o quando giunge ai predatori al vertice della catena alimentare marina. Come gli squali, in grado di garantire equilibrio all’ecosistema marino, ma la cui presenza è messa in pericolo dalla pesca e dall'inquinamento: elevati gradi di tossicità, ma pure oggetti di plastica, metallo e cavi.

«Quello dello squalo che attacca l'uomo - spiega Milena Tempesta, biologa dell’Area marina - è un falso mito da sfatare legato al cinema: non si ha notizia di attacchi a Trieste e nell’Alto Adriatico. Lo squalo non ha cognizione di noi, siamo noi ad andare nel suo ambiente. La zona delle Trezze verso Grado è una sorta di nursery, dove verdesche e squali grigi vanno a riprodursi, ma è difficile avere incontri ravvicinati con squali».

Il primo degli appuntamenti del ciclo di attività di sensibilizzazione e per adulti e bambini è previsto martedì alle 9.30 a Grignano, allo stabilimento Sirena. Nel gazebo del Wwf - dalle 10.30 - saranno allestiti laboratori per bambini da 5 a 12 anni. Per avvicinarli in maniera divertente ai temi proposti verranno formulati dei quiz: perché la balenottera ha il mal di pancia? Forse ha ingerito qualcosa di “pesante”? Grazie a questa simpatica protagonista si parlerà del problema dei rifiuti in mare. Per i più grandi è previsto un laboratorio creativo a tema con materiale di recupero. Alle 16 (su prenotazione), al centro visite di Miramare, si terrà il laboratorio “Squaloooo”. Lo “Sharkyparty kit” festeggerà la lunga vita dello squalo, presente nei nostri mari da più di 450 milioni di anni. Info e prenotazioni allo 040-224147. Ogni giorno sulla pagina Facebook dell’Area marina verrà pubblicata una vignetta “squalosa”.

Il ciclo proseguirà mercoledì alle 11 con una visita tematica al castelletto sul tema “Lo squalo: dal mare al cinema”. A seguire, seawatching su prenotazione nelle acque della Riserva. Giovedì alle 16 laboratori per bambini (su prenotazione). Venerdì open day al Bagno Ducale dell’Area marina aperto al pubblico dalle 10.30: alcuni sub della Riserva svolgeranno attività di pulizia dei fondali supportati dalla Spazzamare, mentre a impegnare i bambini dai 5 ai 12 anni saranno due laboratori sulle disavventure di una balena ingorda, e i più grandi ancora saranno coinvolti in attività di riciclo dei macrorifiuti.

Sabato alle 11, al castelletto, visita guidata dal titolo “Top predators, in cima alla catena alimentare” (alle 15 la visita verrà riproposta in inglese). Infine domenica, al centro visite, ultimo appuntamento - alle 11 in italiano e alle 15 in inglese - per parlare di “Squali: chi è il vero mostro?”

Riproduzione riservata © Il Piccolo