Il Rossetti riparte dalla “Guerra”

Produzione di punta a Trieste un testo poco noto di Carlo Goldoni con la regia di Franco Però

Alla fine, il catalogo è questo: il cartellone completo della stagione teatrale 2017/18 al Rossetti, dopo le anticipazioni già diffuse a luglio. Una sessantina di spettacoli tra il prossimo 18 ottobre e maggio 2018, suddivisi nei quattro filoni in cui lo Stabile del Friuli Venezia Giulia abitualmente organizza la sua offerta: Prosa (15 titoli), Musical & Eventi Speciali (6 e 9 titoli), Danza (9 titoli), Altri Percorsi (il filone dedicato ai palati teatrali più ricercati, 16 titoli) e in più la stagione Junior. Anche quattro colori: “quelli delle tue emozioni” dice lo slogan che l’ha presentata al pubblico e alla stampa, ieri al Rossetti.

Non è vero, come insinua una battuta raccolta tra i presenti, che «xè più titoli che triestini in città».

Vero è piuttosto che l’apporto dello Stabile all’offerta complessiva delle sale a Trieste, e anche a quelle della Regione, fa di questo lembo d’Italia il primo per rapporti di amicizia e di fedeltà che intercorrono fra teatri e cittadini.

Impossibile esaminare in queste righe tutti gli spettacoli che Il Rossetti propone sull’arcata dei sette mesi. Ma la nuovissima architettura del sito internet (www.ilrossetti.it, anch’esso presentato ieri) fa sì che ognuno possa trovare nella programmazione della Sala Assicurazioni Generali e in quello della Bartoli, la risposta ai propri gusti e ai propri orientamenti culturali. Dentro un’idea di “inclusività” – la parola ieri è risuonata spesso – che indica l’attenzione rivolta alle aspettative più ampie di tanti e diversi spettatori. Da una classica “Medea” con Franco Branciaroli ai song di guerra di Ute Lemper. Dalla maestosità cinematografia che si riversa in musical (“Sunset Boulevar”) al teatro che abbraccia la scienza (“1927. Monologo quantistico”).

Dal richiamo della letteratura (Stefano Massini ha “tradotto” per la scena “Il nome della Rosa” di Umberto Eco) ai problemi di chi fa fatica a leggere (“Cronache del bambino anatra” affronta i problemi della dislessia).

La Prosa Produzione di punta dello Stabile del FVG sarà quest’anno “La guerra”, testo poco noto di Carlo Goldoni che, con la regia di Franco Però, aprirà un percorso dedicato al tema bellico. Del quale fa anche parte l’adattamento teatrale (a cura di Igor Pison) del libro di Mauro Covacich, “Anomalie” . Allo stesso modo diversi titoli esploreranno relazioni e conflitti famigliari contemporanei. Da “Le avventure di Numero Primo” (con Marco Paolini) a “Mariti e mogli” (che Monica Guerritore, anche regista, ha tratto dal film di Woody Allen) fino a “Tempi nuovi”, in cui Cristina Comencini schiera Ennio Fantastichini e Iaia Forte. Il cartellone si rafforzerà con sintomatici nomi d’interprete: Gabriele Lavia (“Il sogno di un uomo ridicolo”), Alessandro Haber (“Il padre”), Alessandro Preziosi (“Vincent van Gogh”). E con carismatiche attrici: Manuela Kustermann (“Il gabbiano”) e Maddalena Crippa (“Riccardo II”).



Altri Percorsi Dentro a un teatro che cerca modalità d’espressione, temi e linguaggi più in sintonia con i tempi, la Sala Bartoli vedrà sfilare compagnie del nuovo teatro italiano, già apprezzate lo scorso anno: Carrozzeria Orfeo (“Animali da bar”) oppure Anagoor (“Virgilio brucia”). Ma anche campioni del teatro di narrazione: Giuliana Musso (“Mio eroe”) e Mario Perrotta (“Milite ignoto”). E troverà nello sport l’occasione per agganciare un diverso pubblico (“La leggenda del pallavolista volante”, “22 battiti” sul doping).

La Danza È un genere che il Rossetti ha sviluppato con attenzione negli scorsi anni e può dispiegarsi finalmente, per il piacere di un’audience sempre più numerosa. Un occhio di riguardo va a hip hop, break dance e alla danza di strada (“Hopera”) spesso in modalità crossover (“Break the Tango” , “From Bach to Bowie”) e a chi con nuove idee coreografiche elabora le pagine celebri di Debussy e Ravel (“Bolero / Trip-tic”). Anche se non mancano il repertorio accademico (“Romeo e Giulietta”) né i maschietti in tutù.

Musical & Eventi Speciali Trieste è diventata un caposaldo nella circuitazione internazionale dei musical più importanti. L’articolo in questa stessa pagina approfondisce l’argomento, ma tra gli eventi particolari della nuova stagione ci sarà certo quello che porterà a Trieste coloro che a vent’anni dalla scomparsa ricordano “un poeta della scena” come Giorgio Strehler.

E ritornerà pure la “Notte blu” con tutte le sale della città in sinergia operativa. Il primo ottobre, segnatevelo.

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