Il Rossetti rende omaggio a Pasolini
Una particolare attenzione per la drammaturgia contemporanea, a cominciare dalla produzione di un inedito di Arthur Schnitzler, con protagonista Stefania Rocca, ad aprire la prossima stagione. Un omaggio a Pasolini nell'anniversario dalla scomparsa, un nuovo Festival di danza, la valorizzazione di spettacoli già presentati sul territorio, con la loro riproposizione alla Sala Bartoli, e una sempre più ampia collaborazione con le altre realtà del territorio, inteso anche oltre i confini regionali e nazionali.
Ieri Franco Però, direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con il presidente Miloš Budin, ha illustrato le nuove linee guida nel cartellone in corso, ma anche nelle prossime due stagioni. Le nuove indicazioni ministeriali invitano infatti a una progettazione artistica in prospettiva triennale, e una linea fondamentale, ha sottolineato Però: «sarà quella della collaborazione e del dialogo, già in corso e in continuo ampliamento, con realtà della città e delle regione, come il Teatro Stabile Sloveno di Trieste, la Cooperativa Bonawentura-Teatro Miela, la Civica Accademia Nico Pepe di Udine, ma anche dei paesi confinanti, come lo Slovensko mladinsko gledališ›e di Lubiana, lo Slovensko narodno gledališ›e di Nova Gorica, lo Schauspielhaus di Graz».
Le prime novità sono attese a marzo, alla Sala Bartoli, in scena eventi teatrali recentemente molto apprezzati, ma meritevoli di un'altra e maggiore occasione di visibilità, a cominciare dal 10 al 29 marzo da "Il Metodo" di Jordi Galceràn, coprodotto con La Contrada, regia di Andrea Collavino, con Maria Grazia Plos, Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna e Riccardo Maranzana.
Dall'8 al 12 marzo, lo Stabile ripropone assumendone la produzione, "Artemisia Gentileschi", scritto e diretto da Lino Marrazzo, con Fulvio Falzarano e Silvia Siravo. Spazio al restauro delle marionette e alla formazione di nuovi marionettisti nel progetto attorno allo spettacolo "Dai 3 ai 93 - Una meravigliosa invenzione", prodotto dalla Cooperativa Cassiopea in collaborazione con lo Stabile, da un'idea di Barbara Della Polla e Ennio Guerrato, in scena dal 4 al 14 maggio.
Il 10 marzo vedrà al Rossetti il battesimo di un nuovo Festival dedicato alla danza. Sino al 24 aprile, oltre a proporre i titoli internazionali già annunciati in cartellone (dal Gala del New York City Ballet, al Ballet Preliocaj e la Hubbard Street Dance Chicago) vedrà tra gli altri il coinvolgimento della Compagnia Arearea di Udine e di Actis DanceProject Festival.
D'estate sarà in scena negli spazi del Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez", in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune e i Civici Musei, "A Sarajevo il 28 giugno", a cura di Però, dal testo di Gilberto Forti e da un'idea di Paolo Rumiz, fusione di discipline differenti: storia, ambientazione del museo, prosa, musica. A settembre la scuola "Starts Lab" diretta da Luciano Pasini metterà in scena "Peter Pan".
A inaugurare la prossima stagione, a ottobre, sarà la nuova produzione "Das Vermächtnis" (Il Testamento), di testo di Schnitzler inedito in Italia, diretto da Però e affidato a Stefania Rocca e Franco Castellano. Lo Stabile lo coprodurrà con Artisti Riuniti e con il Mittelfest e quest'ultimo a luglio ne ospiterà il debutto nazionale. La seconda nuova produzione sarà "Rosso Venerdì", monologo a più voci del bolzanino Roberto Cavosi, diretto dal triestino Igor Pison (suo il recente allestimento di "Trieste, una città in guerra", frutto della collaborazione con lo Stabile Sloveno).
Non ancora definito in tutti i dettagli, invece, l'articolato progetto dedicato a Pasolini. Ma si annuncia già, a novembre, una ripresa de "Una giovinezza enormemente giovane", di Gianni Borgna, con Roberto Herlitzka, regia di Antonio Calenda e la coproduzione con Teatro Metastasio/Stabile della Toscana, di un nuovo allestimento di "Porcile", regia di Valerio Binasco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo