Il Rossetti di Trieste rivede le stelle con 28 titoli e tanta flessibilità
Da ottobre a gennaio 28 titoli, si parte con “La pazza di Chaillot” di Giradoux. In cartellone anche Rocco Papaleo, Laura Curino e Carrozzeria Orfeo

"Miracoli metropolitani” di Carrozzeria Orfeo
TRIESTE E quindi uscimmo a riveder le Stelle. L'ultimo verso dell'Inferno dantesco è il motto della stagione 2020-2021 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Anche perché le stelle del divin poema somigliano molto a quelle che danno lustro, oggi, alle formule di abbonamento flessibile che il Rossetti offre al suo pubblico. «Il miglior pubblico d'Italia» precisa spesso il presidente dello Stabile, Francesco Granbassi.

La compagnia de “La pazza di Chaillot” in scena dal 6 ottobre con Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa e gli attori dello Stabile
Presidente e direttori, Franco Però e Stefano Curti, hanno raccolto ieri i ringraziamenti di sindaco, assessori, partner sostenitori, artisti, accingendosi alla presentazione del nuovo cartellone. Almeno della prima parte, quella che va da ottobre a gennaio. Per quanto si possano scrutar le stelle, risulta infatti impossibile predire lo sviluppo della situazione sanitaria e i diversi limiti che saranno posti al settore dello spettacolo dal vivo.
Ventotto per ora i titoli annunciati. «Spettacoli a tutti gli effetti, non solo monologhi» ha spiegato Però nel riannunciare la produzione d'apertura, "La pazza di Chaillot" di Jean Giradoux. «Una favola scritta nel '44, che ci fa pensare all'oggi». Dal 6 all'11 ottobre l'allestimento avrà per protagonista Manuela Mandracchia, affiancata da Giovanni Crippa e dalla Compagnia stabile del Rossetti.

Alessio Boni in “Ludwig, la musica del silenzio” esplorerà le fragilità fisiche di Beethoven
Protagonisti saranno poi Filippo Dini (dopo il Pirandello della scorsa stagione, uno fra i più bravi attori italiani tenta la strada di un titolo inconsueto come "Locke", dal film di Steven Knight con Tom Hardy) e Alessio Boni (con un'appassionata indagine sulle fragilità fisiche di Beethoven, "Ludwig, la musica del silenzio”). Spazio anche a Rocco Papaleo (per il quale Fausto Paravidino ha riscritto il più famoso testo di Brecht, "L'opera da tre soldi").
Tra le attrici spiccano Maria Paiato (che sta lavorando sul kammerspiel che Vitaliano Trevisan ha dedicato all'architetto Carlo Scarpa, "Il delirio del particolare") e Laura Curino (che racconterà "Scintille" nei modi del teatro civile e d'inchiesta). Dentro a formule più tradizionali ci sono il molieriano "Misantropo", il Goldoni dei "Due gemelli veneziani" e "Mastro don Gesualdo" di Verga.
La stagione Altri percorsi, che da quest'anno si intitola Passages, aprirà invece le porte a un teatro più fresco e recente. Si comincia dalla compagnia Carrozzeria Orfeo (nel recentissimo "Miracoli metropolitani"). A seguire anche "Sacco e Vanzetti", nella sorprendente formula cabaret del Teatro dei Borgia, "Le Eccellenti" di Marcela Serli che ha appena debuttato dentro Esof, un ricordo di Claudio Misculin, e le riprese di alcuni titoli dell'anno scorso: "L'infinito tra parantesi" e "Valzer per un mentalista".
Oltre al cartellone dei musical (esaminato qui sotto) da sempre il Rossetti dedica alla musica e alla danza, buona parte della programmazione. Al pianista Remo Anzovino, alle coreografie di Evolution Dance Theatre, a una summa dei successi degli Oblivion, ai canadesi della Machine de Cirque, sono intestati gli appuntamenti di questo "cartellone nel cartellone". Che non si sottrarrà, a dicembre, al classico "Lago dei cigni" e al Gran Gala dell'operetta. Garantite le riprese, dopo gennaio, di spettacoli sospesi la scorsa stagione: "Arsenico e vecchi merletti, "Orgoglio e pregiudizio", "Slava's Snowshow". —
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