Il menù di settecento anni fa per una dieta a colpi di mortaio
La Biblioteca civica “Attilio Hortis” conserva - tra i manoscritti antichi donati da Domenico Rossetti - un “Manuale sulla dieta”, codice che ripropone alla nostra attenzione di cultori di sacrifici alimentari che promettono giovinezza prolungata l’opera del medico tedesco Konrad von Eichstätt attivo nella prima metà del Trecento. La stessa Biblioteca possiede la migliore edizione de “Il piacere onesto e la buona salute” di Bartolomeo Sacchi detto il Platina, stampata a Cividale dal fiammingo Geraert van der Leye nel 1480. Inoltre, le archeologhe del “Progetto Sotto Trieste” del Dipartimento di Studi umanistici dell’università di Trieste, hanno fatto affiorare dagli scavi del “Progetto Crosada” resti del vasellame e delle pentole appoggiate nelle cucine dei conventi e degli ospizi che dal XV al XVII secolo occuparono l’area.
Queste e altre appetitose testimonianze della cultura alimentare e delle prescrizioni dietetiche che giungono da un passato non troppo remoto sono il cuore della mostra “La cucina del mortaio e del pestello: alimentazione e salute tra Medioevo ed età moderna” curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, nell’ambito di Trieste Next 2015, al Museo Petrarchesco Piccolomineo di via Madonna del mare 13. Una tre giorni intensa, quella del museo, che inizia oggi pomeriggio quando alle 19 l’inaugurazione vedrà l’intervento musicale di Alice Forcessini al clavicembalo per Festival Wunderkammer, partner dell’iniziativa. La mostra, allestita sotto la direzione di Bianca Cuderi, gode della collaborazione tecnica della Soprintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia, di Steras Wines, di Apicoltori Settimi & Ziani, della Regione Istriana, dell’Hotel Le Corderie e di Marina Mai, raffinata interprete delle pietanze descritte nei capolavori di Dante, Boccaccio, Pulci, Ariosto.
Apertura del Museo Petrarchesco Piccolomineo anche sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso libero. Le visite guidate, in programma alle 11 e alle 17, saranno effettuate dalle curatrici con la collaborazione degli studenti volontari del “Progetto Next” dell’università. Per le visite guidate (4 euro, 2 euro il ridotto) non è necessaria la prenotazione.
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