Il maxi fotomosaico multietnico Mare Plurale esposto alla Stazione Rogers

Uno sfondo comune, quello del mare adriatico inquadrato dal Molo Audace, e un fil rouge che lega tutte le foto: quello di essere state scattate dai rifugiati ospiti del Consorzio italiano di solidarietà (Ics). In mostra fino al 2 luglio sulle Rive
Il fotomosaico MarePlurale, un grande telo 4x4m di volti e storie che hanno come sfondo comune il mar Adriatico fotografato dal Molo Audace, è esposto alla Stazione Rogers dallo scorso 20 giugno e resterà visitabile fino al 2 luglio prossimo, con orario giornaliero 18 - 21.

Frutto della creatività di più artisti e coordinato da Anna Krekic e Massimo Premuda, l’allestimento si snoda attorno all'opera fotografica del fotografo Elio Germani. La genesi ed evoluzione del progetto, passando per l'esposizione a In\Visible Cities di Gorizia, è stata documentata dal Piccolo nei mesi passati.
 

Mare Plurale, l'elemento che ci unisce in un grande mosaico di ritratti

 

Composto da 4624 immagini scattate dagli ospiti delle strutture d’accoglienza di ICS e Caritas a Trieste tra settembre 2016 e gennaio 2017, grazie anche alla collaborazione con il Trieste Film Festival di Alpe Adria Cinema, si tratta di un’opera corale che è al contempo un omaggio all’origine multietnica di Trieste e alle vittime delle traversate nel Mediterraneo.

L’evento Mare Plurale è promosso e realizzato da Cizerouno Associazione Culturale nell’ambito di Varcare la frontiera #5 - Atlantidi, quinto capitolo del progetto multidisciplinare a cura di Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che dal 2011 affronta il tema del confine nei suoi molteplici aspetti.

Organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Mare Plurale esplora evocativamente il mare come elemento di unione/armonia e, insieme, di separazione/conflitto.

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