Il duro lavoro dell’infermiere da raccontare in tremila battute. Per poi realizzare un corto

Raccontare in un corto la figura dell’infermiere, che è la prima persona che incontriamo quando veniamo al mondo e l’ultima che incrociamo quando la nostra vita termina. È la sfida lanciata ai...

TRIESTE Raccontare in un corto la figura dell’infermiere, che è la prima persona che incontriamo quando veniamo al mondo e l’ultima che incrociamo quando la nostra vita termina. È la sfida lanciata ai giovani aspiranti cineasti da Ipasvi, l’Ordine degli infermieri, in collaborazione con la Casa del cinema.

Il sodalizio ha dato vita al concorso “Take care per il cinema”, aperto a videomaker under 35 del Friuli Venezia Giulia, per la scrittura di un soggetto per un corto di massimo tremila battute che dia l’idea di cosa significhi “prendersi cura” di una persona. Il vincitore del concorso si aggiudicherà un premio di 500 euro e soprattutto vedrà realizzato il suo script, che sarà affidato a una troupe di professionisti, dallo sceneggiatore al regista, agli attori al montatore, per trasformarsi in un corto. L’opera sarà proiettata il 12 maggio, Giornata mondiale dell’infermiere, e subito dopo l’edizione 2018 di ShorTS (29 giugno/7 luglio), fra gli eventi speciali del Festival internazionale del cortometraggio. Il bando per partecipare sarà accessibile da domani al 15 marzo, consultabile on-line sui siti www.casadelcinematrieste.it e www.ipasvitrieste.it.

I giovani autori avranno un mese e mezzo per tradurre la loro idea e le loro trame in un soggetto. Sette giurati selezioneranno gli elaborati pervenuti: il presidente di Ipasvi Trieste Flavio Paoletti, la presidente di ShorTS Chiara Valenti Omero, il regista Diego Cenetiempo, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Fvg Cristiano Degano, la critica cinematografica de “Il Piccolo” Federica Gregori, la giornalista Rai Marinella Chirico, il giornalista di Telequattro Umberto Bosazzi. Il comitato di valutazione annuncerà il vincitore entro il 31 marzo e subito dopo si procederà alle fasi operative di produzione del corto. Un consiglio per chi vorrà cimentarsi nell’impresa lo dà il regista Cenetiempo: «Meglio concentrarsi su idee semplici ma evocative, la caratteristica distintiva di questo genere cinematografico».

 

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