Elio, Alice, Anna Tifu e Haber: il Comunale di Monfalcone si ispira a “Un mondo nuovo”
MONFALCONE Circa sessanta eventi. Ma, come sempre, a decretare il successo di una stagione non è il numero degli spettacoli, quanto il loro richiamo, i nomi degli artisti. Di certo, a Monfalcone non manca il coraggio. Ieri, il suo cartellone 2020-2021 è stato presentato nel Comunale, che l’ospiterà per intero. In fondo, già nel titolo “Un mondo nuovo” c’è il coraggio di guardare avanti e l’immagine scelta per i manifesti, un’illustrazione del triestino Paolo Pascutto, un po’ di ottimismo lo infonde. Nel dettaglio, l’immediato futuro, al Comunale, comincia il 23 ottobre nel segno delle note, e di Beethoven in particolare, con l’Istituzione musicale e sinfonica del Friuli Venezia Giulia e con, quale direttore e violino solista, Domenico Nordio: ecco l’apertura della stagione. Peraltro, il 250.mo della nascita del compositore verrà celebrato anche il 13 novembre con Anna Tifu al violino, Miriam Prandi al violoncello e Leonora Armellini, sul palco sempre con la compagine regionale. Ma Federico Pupo, il direttore artistico del cartellone musica, ha invitato pure il Trio Rachmaninov (il 15 gennaio), l’Orchestra di Padova e del Veneto con Sonig Tchakerian al violino (il 5 febbraio, per l’ultimo appuntamento del progetto “Effetto Mozart”), il Quartetto di Cremona (il 19 febbraio) oltre, per la sezione ControCanto, al trio formato da Enrico (piano) e Gabriele Pieranunzi (violino) nonché da Gabriele Mirabassi al clarinetto per l’International Jazz Day del 30 aprile. Sempre per la sezione ControCanto ci sarà poi l’esibizione del Rossana Casale Jazz Quintet l’11 dicembre, mentre Alice è in programma il 22 gennaio; il 5 marzo tocca invece a Elio (sì, quello delle Storie Tese) con i Solisti dell’Accademia d’arte lirica di Osimo. Per la prosa, invece, come sempre ci hanno pensato l’Ert e il suo direttore, Renato Manzoni, a impaginare la stagione che apre, anche in questo caso, con un anniversario: il decimo, ma dall’inizio dell’attività, degli ormai mitici Oblivion, al Comunale il 10, l’11 e il 12 novembre. Quindi, ci saranno Gioele Dix in “Vorrei essere figlio di un uomo felice” (il 19 e il 20 dicembre), Alessandro Haber in “Morte di un commesso viaggiatore” (il 12, 13 e 14 gennaio), Franco Branciaroli con “I miserabili” (il 29, 30 e 31 marzo) e un sempreverde come il “Cyrano” che, nel ruolo del monsieur de Bergerac, vedrà Gennaro Cannavacciuolo (il 13, 14 e 15 aprile). Gli Oblivion, per esser precisi, fanno parte della sezione “AltroTeatro” che tra gli altri appuntamenti imperniati sulla drammaturgia contemporanea avrà, il 17 e il 18 novembre, “Romeo e Giulietta” (riscritto da Babilonia Teatri) con Paola Gassman e Ugo Pagliai. Ma gli spettacoli della nuova stagione del Comunale di Monfalcone, come detto, sono circa sessanta: ricordano il 250.mo della morte di Tartini, il 600.mo della perdita del potere temporale del Patriarcato di Aquileia, esplorano (appunto nella sezione AltroTeatro) le contaminazioni tra i linguaggi, fino a raggiungere tinte dissacranti con la Carrozzera Orfeo. E, ancora, Giò Alajmo per un omaggio a Joe Cocker, il Balletto di Roma, Natalino Balasso in un adattamento goldoniano, “Ditegli sempre di sì”, intramontabile Eduardo. Il sindaco Anna Cisint, ieri, al Comunale, applaude, in attesa che il mondo nuovo, a teatro, cominci. —
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