Bosso testimonial della Festa della musica
TRIESTE Senza musica la vita sarebbe un errore, diceva Friedrich Nietzsche. E infatti la musica giunge là dove la parola non può arrivare. Ed è il caso di dire che il prossimo 21 giugno, la musica si riverserà letteralmente sulle strade del mondo. Così come vuole la “Festa della Musica”, un evento di rilevanza internazionale, istituito da più di trent’anni. Era infatti il 1982 quando l’iniziativa iniziò quasi per gioco, ideata dal Ministero della cultura francese. Da lì l’evento è cresciuto costantemente, capillarmente.
In Italia hanno aderito più di 280 città, insomma il 21 giugno ci sarà un vero e proprio riverbero melodico, di regione in regione, nei teatri e sulle strade, in sinergia con Siae e il Ministero dei beni e delle attività culturali. E il testimonial di tale evento sarà Ezio Bosso, dallo scorso anno direttore stabile residente della Fondazione Teatro Verdi. Un incarico prestigioso, che mette in luce anche Trieste quale contenitore di qualità: «Il desiderio di avere un personaggio autorevole e simbolico come il maestro Bosso l’avevamo fin dalla prima edizione – dice Paolo Masini, coordinatore Progetto Festa della Musica e consigliere del ministro Franceschini – siamo molto orgogliosi di questa possibilità. Quest’anno il suo nome è particolarmente rappresentativo, se pensiamo che il titolo di questa edizione sarà “Musica un inno alla gioia”, e chi più del maestro Bosso ha voglia di vita attraverso la musica? Lo seguiamo da sempre e apprezziamo il lavoro che sta facendo a Trieste».
La carica di testimonial sarà presentata il 9 marzo, a Palermo, in occasione di un grande convegno che vede partecipanti tutte le nazioni promotrici della Festa della Musica: «E dove parteciperà anche Jack Lang, l’ex ministro della Cultura francese, fu grazie a lui che nel 1982 nacque questa festa. Sarà in occasione di questo simposio internazionale che presenteremo ufficialmente sia il titolo affidato alla festa in questa nuova edizione, sia la presenza del maestro Ezio Bosso come testimonial dell’evento e di cui siamo davvero onorati per questa possibilità».
Da parte sua Bosso è entusiasta: «Sono davvero felice di rappresentare questo avvenimento, oltre alla straordinaria collaborazione con il Mibac, che si occupa del patrimonio culturale del nostro paese e che in questo modo valorizza ancora di più la musica. Ma la mia casa della musica è Trieste e da triestino, non posso negarlo, sono orgoglioso di rappresentare questa città in cui stiamo realizzando dei sogni in modo concreto. E questo accade anche grazie alla sinergia che siamo riusciti a instaurare lavorando sulla musica e sulla gioia che può produrre».
Una città, Trieste, che Bosso ama da sempre: «E che suona con gioia. Abbiamo fatto un concerto di Natale strepitoso, con le code fuori dall’entrata, un’adesione dei cittadini che è un vero incoraggiamento. È un conforto un pubblico così entusiasta, soprattutto in questi anni in cui viene sempre negata la speranza, in cui pare che tutto sia sempre molto difficile da realizzare. Mentre noi guardiamo alla la speranza attraverso la musica di qualità». Un impegno che Bosso ha con tutti: «Con gli orchestrali, certo, con cui ho un rapporto professionale ma anche di amicizia. Trieste ha un’orchestra strepitosa, di eccellenti musicisti, io da loro mi faccio consigliare e guidare. Ma non bisogna dimenticarsi il Coro con cui abbiamo realizzato un lavoro bellissimo. E poi anche tutti i reparti tecnici, tutte le maestranze, lavoro anche con loro perché il teatro è tutto, è fatto di musica, scenografie, luci ed è necessario lavorare tutti insieme. Sono stato accolto con grande gioia e il mio motto è migliorare sempre, diventare un punto di riferimento per la città, ma anche per tutto il territorio nazionale. Ci sono sogni da realizzare e da lasciare, più facciamo e più produciamo qualità, quindi felicità».
Ma appunto, ora, oltre alle tante idee di Bosso per Trieste, la sua casa della musica, un ulteriore obiettivo è promuovere l’arte di qualità anche attraverso la Festa della Musica, che coinvolgerà moltissime città italiane e dove il nostro direttore rappresenterà non solo la musica d’eccellenza, ma anche la possibilità di un nord est sempre più attivo e presente.
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