Arriva il Mosasauro a far compagnia al “collega” Antonio
Forse i volumi di paleontologia non lo avevano esaltato abbastanza ma una pellicola campione d’incassi come “Jurassic World” ora ne sta facendo un protagonista della preistoria.
Un cranio di Mosasauro, rettile predatore carnivoro in auge nel Cretaceo superiore - periodo risalente a 70 milioni di anni fa - è approdato da Ferragosto al Museo civico di storia naturale di via Tominz, 4 e resterà visibile al pubblico sino alla Barcolana del mese di ottobre, facendo così compagnia al più noto “collega”, il dinosauro Antonio.
Reso attualmente celebre dalle sequenze del quarto capitolo cinematografico della serie “Jurassic Park”, il Mosasauro (il cui etimo recita “Lucertola del fiume Mosa”) imperversava nei mari dell’Europa e del Nord America, raggiungendo anche 18 metri di lunghezza e 5 tonnellate di peso, struttura caratterizzata dalla lunga coda appiattita lateralmente e soprattutto dalla formidabile dentatura conica, l’arma letale per le dinamiche da predatore di rettili, pesci e persino nei confronti degli squali bianchi.
L’esemplare di cranio esposto al Civico Museo di storia naturale proviene dal Marocco, zona Oued Zem (nello specifico una cava di fosfato a cielo aperto) e in campo organizzativo costituisce la riprova dell’asse di collaborazione tra la Zoic e le restanti esposizioni in chiave giurassica nel sito Paleontologico del Villaggio del Pescatore.
Tra queste anche “Il mare al tempo dei dinosauri”, la mostra curata da Flavio Bacchia, che ha tenuto banco anche nel corso del weekend ferragostiano e che proseguirà a Duino nell’intero arco estivo (venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 20.30).
«In effetti si tratta di una collaborazione sempre più intensa e sempre più aperta - rileva Nicola Bressi, direttore dei Civici Musei Scientifici di Trieste - Il Mosasauro ora gode di una certa visibilità grazie al film “Jurassic World” e ci è sembrato ancor più interessante poterne avere un modello originale da esporre al pubblico, dandone così un certo rilievo scientifico».
Una saga, quella giurassica in atto nei siti museali di Trieste, che potrebbe alimentarsi a breve: «Stiamo infatti pensando di arrivare ad altri esemplari - ha preannunciato Nicola Bressi - è presto per fare anticipazioni ma si tratterà probabilmente di altri rettili marini».
Il Museo di Storia Naturale di via Tominz, 4 è aperto al pubblico tutti i giorni tranne il martedì, con orari dalle 10 alle 19, le visite guidate sono possibili prenotando ai numeri 0406754603/8662 o scrivendo a museiscienzadid@comune.trieste.it
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