Antichi, resistenti, suggestivi: breve storia degli orologi solari

Al Museo di Storia naturale nuovo appuntamento del ciclo “Viaggio nel cosmo” con il circolo Astrofili
Una meridiana
Una meridiana

TRIESTE Antichi, complessi, suggestivi, resistenti all’usura del tempo. Sono gli orologi solari, strumenti di rilevazione basati sul posizionamento del sole, modelli dell’antico ingegno dell’uomo il cui studio e ricerca ha contribuito alla nascita della scienza della gnomonica.

Genesi, tecnica, diffusione, modalità e caratteristiche. Se ne parlerà nel corso dell’incontro a cura del Circolo culturale astrofili Trieste, in programma alle 18.30 all’auditorium del Museo di Storia naturale di via Tominz 4, teatro di “Orologi solari a Trieste e dintorni”, terzo appuntamento del mese di febbraio del ciclo “Viaggio nel cosmo-Appunti di astronomia per un viaggio tra pianeti, stelle e galassie”, conferenza affidata alla relazione di Fulvio Mancinelli.

Il terz’ultimo appuntamento del mese prova a coniugare scienza, storia, tecnica e colore parlando di uno strumento le cui prime tracce pare risalgano alla civiltà dei Sumeri, approdando poi in Egitto e tra i Greci. Modelli di orologi solari troneggiano quindi ovunque nel mondo e anche a Trieste se ne posso ammirare alcune riproduzioni, vedi sul selciato di piazza della Borsa (in prossimità del palazzo della Camera di commercio) e all’interno della stessa sede camerale.

Nell’ambito delle varie tipologie di orologi solari, un posto in primo piano spetta alle meridiane, probabilmente il “Rolex”, ma più popolare e abbordabile, della categoria. Insomma, come funzionavano? Sono ancora riproducibili? «Cercheremo di illustrare tutte le caratteristiche del caso - ha premesso Stefano Schirinzi, presidente del Circolo astrofili Trieste - cioè come si costruiscono e come si leggono, spiegando soprattutto i modelli della meridiana, detta quadrante solare. Oltre a tutto questo - ha aggiunto - illustreremo i modelli di orologi solari presenti a Trieste soffermandoci anche sui tipi ancora visibili in alcune parti dell’Istria e nel Friuli».

Il calendario di febbraio legato a “Viaggi nel cosmo” arriverà quindi al capolinea lunedì 27 con l’appuntamento posto sotto la voce “Strumenti e tecniche-Accessori per i telescopi”, a cura di Muzio Bobbio, socio anche lui del Circolo culturale astrofili di Trieste. Quella del prossimo lunedì non sarà l’ultima tappa del ciclo: la collaborazione con il Comune di Trieste si rinnova e i soci del Circolo sono infatti all’opera per imbastire una nuova serie di incontri programmabili almeno sino ad aprile, sempre nella sede del Museo di Storia naturale, con ulteriori spunti rivolti alla cosmologia, l’astronautica, l’astronomia o sul focus su fenomeni celesti o sulla tecnologia in uso per rilevarli. Tutte le conferenze sono come sempre a ingresso libero, sino ad esaurimento posti. Ulteriori informazioni visitando i portali www.astrofilitrieste.it e www.museostorianaturale.it scrivendo a info@astrofilitrieste.it, telefonando al 3292787572 oppure allo 040-6754603.

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