Alla riscoperta di Tartini tra Trieste, Pirano e Padova: percorsi culturali, web e rarità

A Trieste dal 26 febbraio sala espositiva al Conservatorio con preziosi cimeli. On line musica e documenti, a Pirano la rinnovata casa, in tour fino a Padova
Pirano: la statua dedicata a Tartini
Pirano: la statua dedicata a Tartini

TRIESTE Giuseppe Tartini non è soltanto il genius loci della pittoresca Pirano, ma un artista la cui attività (ed eredità) appartiene a tutta Europa. Il Maestro delle Nazioni, illustre insegnante alla cui scuola di Padova confluivano giovani musicisti dall’intero continente, ha lasciato un segno anche nella trattatistica. Se il blasone didattico con il quale è entrato nella storia potrebbe far pensare a un compassato accademico, la sua biografia fa scoprire la spiccata personalità di un artista interessato alla sperimentazione e che da giovane ha sostituito la lama con l'archetto, dopo essersi rifugiato ad Assisi (a quanto pare travestito da pellegrino) a causa di un matrimonio contrastato. Contribuisce al suo fascino non convenzionale la sulfurea leggenda che ha portato alla sonata Il trillo del diavolo, mentre le cronache raccontano di un insegnante che non si faceva pagare dagli allievi che non avrebbero potuto permettersi le lezioni.

Una partitura autografa del grande musicista Tartini
Una partitura autografa del grande musicista Tartini


LE TRACCE

Quest'anno ricorre l'anniversario dei 250 anni dalla sua scomparsa, occasione colta da un network italo-sloveno che ha presentato al conservatorio di Trieste il progetto tARTini, finanziato in larga parte dall'Unione Europea nell'ambito di Interreg e che comprende un gran numero di iniziative che collegano le due città del compositore, Pirano e Padova, passando per Trieste e il conservatorio che ne porta il nome. Si parte da percorsi turistico-culturali transfrontalieri, la Tartini Route (unica iniziativa di questo tipo dopo la Mozartweg), che in futuro potrebbe ampliarsi sulle tracce dell'eredità internazionale del musicista. In questo percorso è ovviamente inclusa Casa Tartini a Pirano, forte di un rinnovato allestimento, più esteso e più multimediale, dove trova una nuova collocazione anche il suo violino, dai trascorsi rocamboleschi.

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ARCHIVIO ON LINE

Nel progetto ha un ruolo centrale il sito discovertartini.eu, dove è possibile ascoltare musica, scoprire i luoghi del suo percorso umano e artistico, ma soprattutto consultare il primo modello italiano di catalogo tematico digitale, unito al prodotto di un lavoro enorme e in evoluzione che comprende manoscritti e edizioni delle sue composizioni, insieme alla traslitterazione digitale delle principali opere teoriche e didattiche. La pubblicazione on line di oltre seimila documenti storici riguarda i fondi del conservatorio triestino e dell'Archivio regionale di Capodistria ed è la risposta alla mancanza di edizioni moderne che permettano la fruizione delle sue opere (dell’integrale del suo corpus musicale si sta ora occupando l’editore Bärenreiter). Anche i bambini troveranno sul sito le informazioni più adeguate al loro linguaggio, nella sezione Tartini Junior. Curatori principali dell'aspetto scientifico di questo grande progetto tartiniano sono i docenti Margherita Canale e Paolo Da Col.

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Casa Tartini a Pirano


RENAISSANCE

Obiettivo dell'articolata iniziativa, che nella seconda città del compositore è curata dall'Università di Padova, è riaffermare la figura di Tartini come protagonista dell'illuminismo europeo e come musicista totale, teorico e pratico. La “gittata” del rilancio attraverso il web sta facendo la differenza rispetto alle celebrazioni dei decenni passati: per il Comune di Pirano, capofila del progetto e coadiuvato dalla locale Comunità degli italiani, Tartini potrebbe essere il volano di una svolta, sulla quale si stanno investendo fondi e idee.

A Trieste la partenza ufficiale è prevista nell'anniversario esatto della morte di Tartini, il 26 febbraio, con l'apertura della sala espositiva del conservatorio appena restaurata per accogliere alcuni cimeli tra i quali due archetti, la custodia del violino con monogramma e la maschera mortuaria. In questa occasione verrà presentato anche l'epistolario del compositore (con traduzione in sloveno e inglese) edito da Eut. Seguirà un anno intero di eventi transfrontalieri, durante il quale il progetto dedicato a Tartini entrerà anche nei programmi di Esof, Pordenonelegge e del Festival di Lubiana. —


 

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