Al Rossetti tutte le magie del Circo invisibile

Dal 28 aprile al Primo maggio il fantasioso e poetico spettacolo di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin, figlia del grande Charlot
Le Cirque Invisibile
Le Cirque Invisibile

TRIESTE. Con Le Cirque Invisibile di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin – il “capostipite” del teatro-circo – si chiude al Politeama Rossetti da giovedì 28 aprile all’1 maggio, il percorso che ha “contaminato” con i linguaggi del circo alcuni degli spettacoli in cartellone allo Stabile in questa stagione. Le Cirque Invisibile di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin è considerato un raffinato e incantevole classico, sempre vitale, rinnovato, applaudito.

Quando assistiamo a Le Cirque Invisibile, bisogna innanzitutto dimenticare di vivere nel tempo degli effetti speciali, del mondo virtuale, delle veloci evoluzioni tecnologiche: l’incanto dello spettacolo, infatti, non proviene da queste. Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin contano soltanto sul loro corpo, sulle loro fantasiose capacità e su quella invenzione teatrale che non ha bisogno di nulla di psichedelico.

Lo spettacolo dunque è un fluire leggero di trucchi, gag, acrobazie in cui gli artisti si avvicendano apparentemente senza sforzo: si aiutano con l’attrezzeria di base del circo, oppure con astrusi marchingegni di loro invenzione che vengono montati sulla scena. Ecco allora una sorprendente costruzione di biciclette, o l’assieme di piccoli oggetti da cucina – tegami, bicchieri, coperchi – che trasformano la Chaplin in un’incredibile “donna-orchestra”.

Victoria Chaplin in scena appare silenziosa e concentrata: sembra stupirsi lei stessa di quanto accade, ma è sempre perfetta, quando si trasforma o scompare grazie a sorprendenti costumi o cavalca ippogrifi di sedie. Jean Baptiste Thierrée invece conquista da istrione un po’ bambino: gioca con gli oggetti che presenta in scena, passeggia con una marionetta, sorprende con un costume, componendo un delizioso assieme di numeri surreali, come quello delle bolle di sapone che soffia e s’impegna poi a “rompere” con un martello ottenendo un suono di campanellino!

Piccoli giochi e grandi emozioni, dunque, per questo accurato petit-cirque che per due ore cattura gli spettatori in una dimensione a sé, dove da valigie coloratissime possono uscire le creature più strane, gli artisti possono farsi accompagnare a passeggio da una piccola compagnia di animali domestici, che si aggirano senza alcun disagio a perlustrare il palco. E che effetto farà, trasformare – prima che se ne vada – un coniglietto del gruppo in un coniglio gigante? Basteranno poche cose: una stoffa, un’ombra, un costume ben studiato… È solo uno degli straordinari incantesimi creati dal talento e dalla poesia di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin.

Jean-Baptiste Thierrée – francese, nato nel 1937 – dopo un esordio da giornalista e molti anni di lavoro in teatro, influenzato dal clima del 1968 si impegna politicamente e quasi contemporaneamente inizia a pensare al circo. Gli anni Settanta segnano poi l’incontro con Victoria Chaplin, la figlia del grande Charlot che del padre conserva e traduce in modo personalissimo la fantasia, la sensibilità artistica e il talento. I due si sposano ed uniscono anche il loro cammino nell’arte.

Le Cirque Invisibile debutta giovedì alle 20.30 e replica ogni giorno fino a domenica 1 maggio; sabato e domenica vanno in scena due pomeridiane con inizio alle 16. Biglietti al Rosseti, nei consueti circuiti o dal sito www.ilrossetti.it. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

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