A Pordenonelegge i Nobel Tokarczuk e Stiglitz e le anteprime di Scurati, Tamaro e Quammen
TRIESTE Non ci sarà il “felice affollamento” che ha caratterizzato le scorse edizioni, ma Pordenonelegge c’è. Dal 16 al 20 settembre. Lo annuncia, in primis, l’immagine delle corna scaramantiche che vanno a decorare il cartellone 2020: «Un segno forte, ma di buon augurio», dice il direttore artistico Gian Mario Villalta.
La pandemia non ferma uno tra gli appuntamenti culturali più importanti d’Italia. A dirlo anche il presidente della Fondazione Giovanni Pavan, seguito dall’assessore regionale Tiziana Gibelli. Certo cambiano le planimetrie e gli estremi di partecipazione: «Prima regola: prenotazioni obbligatorie per tutti gli eventi, saranno possibili dal 7 settembre sul sito di Pordenonelegge. E poi mascherina e distanze di sicurezza», osserva la direttrice della Fondazione Michela Zin. Meno autori, meno incontri e meno location, ma tutti gli eventi saranno potenziati sul web: «Un’opportunità che viene dalla tecnologia e che ci porteremo dietro positivamente», dice Gibelli. Meno convinto il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani: «Perché la manifestazione è (anche) un focus sulla città e sul suo incremento turistico».
Va detto che il festival, di solito svolto nel cuore di Pordenone, quest’anno si allarga grazie all’accoglienza di sette comuni (Azzano Decimo, Casarsa, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo) che ospiteranno nei loro spazi diversi appuntamenti. Insomma Pordenonelegge offre nuovi optional e non perde ciò che da sempre lo caratterizza, diffondere la letteratura, con grandi nomi italiani e internazionali. La proporzione delle presenze fisiche tra italiani e stranieri sono inversamente proporzionali: gli autori nazionali, esclusi tre, saranno tutti presenti in loco, così come solo quattro stranieri, tra cui il premio Nobel Olga Tokarczuk e l’americano Christopher Wylie (famoso per le sue rivelazioni sull’uso spropositato di dati nella Silicon Valley), soggiorneranno a Pordenone.
GLI INTERNAZIONALI
Gli incontri con gli internazionali insomma avverranno soprattutto in streaming. Tra i più attesi c’è sicuramente Nick Hornby (l’autore di “Alta fedeltà” per intenderci) che presenterà il suo ultimo romanzo, “Lo stato dell’unione” (già diventato una mini serie in Sky), vere e proprie scene da un matrimonio in crisi al tempo della Brexit. Ma non sarà certo l’unico. «Sir Michael Palin, membro dei geniali Monty Python, si presenterà in veste di narratore», ha aggiunto Alberto Garlini. E poi Amy Hempel, Delphine de Vigan, Marcela Serrano, Julia Phillips. A discutere di economia e scienza, due nomi di assoluta importanza: il premio Nobel Joseph Stiglitz e David Quammen, autore del celebre “Spillover”, a Pordenone per presentare il suo ultimo libro, mentre Olga Tokarczuk, per la sua opera tesa a difendere i diritti dei più deboli, riceverà ques’anno il “Premio Crédit Agricole FriulAdia La storia di un romanzo”
GLI ITALIANI
A inaugurare ufficialmente il festival sarà però un autore italiano, lo psicoanalista Massimo Recalcati che affronterà il tema della “fratellanza”, come vuole il suo ultimo saggio. «Pordenonelegge, come ogni anno, offrirà molti appuntamenti vocati alla ricerca di un senso rispetto al presente su diversi fronti, politico, economico, scientifico, storico, filosofico, artistico», ha osservato Valentina Gasparet. Per cui ai nomi di Gianrico Carofiglio, Antonio Scurati, Susanna Tamaro, Paolo Giordano, Chiara Gamberale, Antonio Moresco, Paolo Rumiz, Federica Manzon, Ilaria Tuti, Veit Heinichen, Tullio Avoledo, Enrico Galiano, Massimo Carlotto, Mauro Corona e molti altri, si accosteranno saggisti, giornalisti, filosofi e sociologi su diversi temi in cui spicca la comparazione tra oriente e occidente sul fronte politico e sociologico nello “stato di emergenza”. Tra questi: Corrado Augias, Federico Rampini, Pier Aldo Rovatti, Francesco De Filippo, Gennaro Sangiuliano, Alessandro Aresu, Gian Carlo Caselli, Philip Daverio. Al triestino Andrea Segrè, con Ilaria Pertot, il compito di un’iniziativa di scrittura interattiva condivisa con i lettori dal titolo “… e poi”, per immaginare il nostro futuro. Di rilievo inoltre la presenza di Paola Deffendi e Claudio Regeni che racconteranno la loro lotta affinché sia fatta chiarezza sull’uccisione del figlio Giulio.
POESIA
Da sempre la manifestazione ha un occhio di riguardo per la poesia, oltre a portare in città il meglio della poesia e della critica, Pordenonelegge si distingue per le edizioni della “Gialla”, in collaborazione con Lietocolle, anche quest’anno attivi con nove libri. Ma soprattutto va a caccia di esordienti con diverse iniziative tra cui una nuova collana ebook “Esordi” e la seconda edizione del Premio “I poeti di vent’anni”. Si aggiunge un ulteriore riconoscimento, il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia-Pordenonelegge. Verrà inoltre presentato in anteprima un Premio di poesia in sinergia con il Comune di Trieste.
Tra i nomi forti presenti al Festival in versi vanno segnalati Adam Zagajevski con il nuovo libro di poesia “Guarire dal silenzio” (in uscita a settembre per Mondadori), Paolo Ruffilli, Márcia Theóphilo, Giuseppe Conte oltre alla rivista e alla collana di poesia di Crocetti, graficamente rinnovate con l’ingresso nel gruppo Feltrinelli. Due focus sulla poesia femminile: Alda Merini e Amelia Rosselli, ad opera di Annalisa Briganti e Renzo Paris.
Ci si potrebbe chiedere se i costi per una tale iniziativa siano stati maggiori o minori rispetto alle altre edizioni: «Allestire tutto in sicurezza comporta una spesa maggiore - ha concluso Villalta - ma nonostante il Covid e la crisi dell’editoria, siamo convinti dell’importanza della letteratura» e la vera letteratura coincide sempre con il rischio. —
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