Via Almirante a Trieste incassa l’ok della giunta Dipiazza
TRIESTE Sarà la giunta a decidere le modalità dell’intitolazione di una via, una strada, una piazza o un giardino, a Giorgio Almirante. Mercoledì sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, l’assessore Angela Brandi ha infatti fatto propria, «a nome dell’esecutivo», la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia, il capogruppo Claudio Giacomelli e Salvatore Porro, che contiene tale proposta. Una scelta politica dell’esecutivo, dunque. Sceltacriticata dai consiglieri del Pd, che hanno stigmatizzato la scelta di impedire la discussione in aula sulla proposta, e dai militanti e sostenitori del partito (in tutto alcune decine) radunatisi in Municipio proprio per dire no all’intitolazione al fondatore della Fiamma.
«Giorgio Almirante si impegnò profondamente nella difesa dell’italianità di Trieste, in tempi in cui non era facile farlo - ha affermato Giacomelli durante il suo intervento -. La mia mozione non vuole aprire vecchie ferite, ma chiuderle. Ricordo al Pd, il cui segretario ha indetto una manifestazione oggi (ieri ndr) davanti al Municipio, per protestare contro la mia proposta, che Almirante rinnegò più volte il razzismo e che il Movimento sociale italiano, partito fondato da Giorgio Almirante, non coltivò mai sentimenti antisemiti. Onorare Almirante - ha concluso - significa onorare le migliaia di triestini che lo votarono».
La proposta di Giacomelli, come detto, non è stata discussa in aula perché fatta propria dall’assessore all’Educazione Angela Brandi. Una mossa per nulla apprezzata dal centrosinistra. «Apprezzo la passione manifestata da Giacomelli nel presentare la mozione - ha affermato l’ex sindaco Roberto Cosolini -, pur non condividendo molte delle cose dette. Su questo tema però ricordo che ci sono diverse sensibilità. Un gesto di rispetto sarebbe stato discutere della mozione in aula, proprio per garantire a tutti la possibilità di esprimersi su un tema sul quale esistono evidentemente varie posizioni. La decisione dell’assessore invece - ha osservato - impedisce tutto questo. Ritengo perciò che la scelta di fare propria la mozione sia un’occasione persa».
Brandi è stata chiamata in causa anche in relazione ad un’altra vicenda, il mancato appoggio della giunta al progetto Promemoria Auschwitz. La decisione di non sostenere quell’iniziativa è costata all’assessore all’Educazione durissimi commenti apparsi su Facebook. «Alcuni di questi contengono espressioni violente e inaccettabili - ha affermato Alberto Polacco, illustrando il contenuto di una mozione ad hoc -. Vogliamo esprimere solidarietà quindi ad Angela Brandi e chiedo all’aula di associarsi nella generale condanna di comportamenti di questo tipo».
Cosolini ha risposto annunciando il suo voto favorevole alla mozione «perché in effetti i termini sono inaccettabili. E lo faccio perché io stesso quand’ero sindaco, ne ho ricevuto tante di accuse. La mia idea di passione politica - ha precisato - si basa sul rispetto dell’avversario, perciò in questo momento penso alle critiche, non certo leggere e moderate, alle quali sono sottoposte quotidianamente persone come Boldrini e Serracchiani». Paolo Menis (M5S) ha auspicato che la stessa linea deve essere tenuta nei confronti di tutti gli esponenti politici bersaglio di commenti violenti.
Sul caso Promemoria Auschwitz è intervenuto anche il sindaco, Roberto Dipiazza, puntualizzando come «non sia mai arrivata alla giunta quest’anno una richiesta di patrocinio dai promotori del progetto per le scuole. Nessuno quindi può dire che quel patrocinio lo abbiamo negato». Il sindaco ha anche ricordato la figura di Adriano Dugulin, per anni responsabile dei Civici musei e recentemente scomparso, mentre in aula erano presenti molti dipendenti comunali che hanno lavorato con lo stesso Dugulin. Fabiana Martini ha invece ricordato la psichiatra Assunta Signorelli. Approvata infine la quarta variazione di bilancio presentata dall’assessore Giorgio Rossi.
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