Via all’indagine della Corte dei conti sulle delibere dell’Authority

Dopo l’esposto presentato dalla Cgil, il pm contabile Zappatori ha aperto un fascicolo per danno erariale e chiederà chiarimenti a Marina Monassi
Operazione di carico e scarico al Molo Settimo
Operazione di carico e scarico al Molo Settimo

«Porto gestito male dell’Authority»: dopo l’esposto del segretario regionale della Cgil Franco Belci, il procuratore della Corte dei conti Maurizio Zappatori, ha aperto un fascicolo. L’ipotesi è quella di danno erariale come conseguenza di una serie di scelte operative da parte del comitato portuale ritenute, nell’esposto, irregolari.

Come sempre accade in queste circostanze scatteranno i primi accertamenti. Si tratta di un atto dovuto. Verrà formalizzata, per i singoli punti, una richiesta di chiarimenti da parte della procura contabile a Marina Monassi. Richiesta che sarà contestuale all’acquisizione della documentazione relativa alle delibere dell’Authority. In particolare si tratta delle deliberazioni dello scorso 14 luglio in cui si dispongono le assunzioni. Nell’atto la presidente dell'Authority Marina Monassi premette che 8 dipendenti hanno confermato le proprie dimissioni irrevocabili dal servizio entro il 31 dicembre 2014 e esistono ulteriori 33 domande di dimissioni con effetto nell'arco del biennio 2014-2015.

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Le contestazioni del sindacato rilevano tre questioni in particolare: i bandi per quattro nuove assunzioni di cui i termini per le domande sono scaduti il 22 agosto, la posizione di segretario generale e infine le modalità relative alle richieste di concessione in Porto Vecchio, relativamente a quella avanzata dalla Curia di Trieste. Secondo Belci, in sostanza, le procedure di reclutamento di personale adottate dalla Torre del Lloyd non hanno le modalità concorsuali della pubblica amministrazione alle quali anche le Autorità portuali sono vincolate.

Nell'esposto del sindacato si fa rilevare come «per alcune posizioni messe a concorso vi sono all'interno dell’ente numerosi soggetti, assunti a tempo determinato, che avrebbero titolo alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato in applicazione di principi di diritto già peraltro correttamente riconosciuti dall’ente in precedenti situazioni. Inoltre, per quanto riguarda la selezione per una posizione di Quadro B in possesso di laurea e esperienza in attività di comunicazione, presso l'ente opera da tempo una dipendente con gli stessi requisiti professionali oggi richiesti per partecipare alla selezione, assunta nel maggio 2010 e che attualmente risulta privata dei compiti per cui era stata assunta».

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Il segretario Belci osserva che «per preciso obbligo contrattuale le Autorità portuali in caso di necessità di copertura di posti disponibili o resisi vacanti, prima di procedere ad assunzioni, devono valutare la presenza in organico di esperienze professionali coerenti con la posizione da ricoprire: al proposito ricordo - afferma - che il Tribunale ha già accertato l’illegittimità di assunzioni effettuate prescindendo dalla valorizzazione di risorse interne».

«A questo punto - osserva il segretario della Cgil - sarebbe opportuno sospendere i concorsi finché non è conclusa l’inchiesta della procura contabile. Potremmo correre il rischio che i vincitori vedano scomparire il loro posto. Lo stesso vale anche per il segretario generale». Insomma, una bufera.

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