Urania Carsica già installato il nuovo telescopio

Eccolo, il nuovo telescopio di Urania Carsica. Lo strumento che consentirà di riprendere la tradizione delle serate divulgative di astronomia a Basovizza è arrivato ieri - un giorno prima del previsto - nella succursale dell'Osservatorio sull'altipiano. Non erano ancora le 11 quando l'imponente autogrù che aveva prelevato lo strumento dalle officine Marcon di San Donà di Piave e lo aveva trasportato sul Carso cominciava a far scendere il telescopio attraverso l'apertura della cupola. Fino a depositarlo - con millimetrica precisione - sul pilastro di 25 centimetri al quale è stato saldato. Un pilastro che poggia su fondamenta indipendenti dal pavimento in modo da non trasmettere vibrazioni allo strumento, pesante 1600 chili. L'operazione di installazione e messa a punto del telescopio (un riflettore con lo specchio principale di 60 centimetri di diametro) è continuata per tutta la giornata. Attorno al nuovo gioiello di Urania Carsica - che prenderà il nome ufficiale di Specola Margherita Hack - si sono affaccendati i tecnici della ditta costruttrice e astronomi dell'Osservatorio.
«È il telescopio a visione diretta più grande d'Italia», dice Conrad Boehm, coordinatore tecnico-scientifico dell'Osservatorio e responsabile di Urania Carsica, al lavoro nella cupola fino a notte assieme alla collega astrofisica Giulia Iafrate. «Una volta equilibrato lo strumento sulla piattaforma, abbiamo provveduto a collimare le ottiche, installare i programmi software, stazionare il telescopio per far coincidere il suo asse principale con l'asse di rotazione della Terra, in modo da seguire il movimento apparente della volta celeste».
Il nuovo strumento è ottimizzato per offrire la massima qualità di visione diretta del cielo, non mediata da apparecchiature elettroniche. Ha preso il posto dell'obsoleto telescopio da 50 cm che tra il 1998 e il 2010 aveva fatto della cupola sul Carso un centro attivissimo nella divulgazione. Fino a quando l'Osservatorio si era visto costretto a chiuderla causa infiltrazioni di acqua piovana. Ora, grazie al successo della campagna di raccolta fondi promossa da Televita e sostenuta dal Piccolo, cui hanno preso parte tanti privati cittadini, associazioni ed enti pubblici (con il decisivo generosissimo "regalo" da parte di una signora inglese che intende mantenere l'anonimato), la rinnovata Specola Margherita Hack tornerà a guardare le stelle. A fine febbraio l'inaugurazione ufficiale.
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