UniTs in cifre: iscrizioni (in calo) e immatricolazioni (in crescita) dal 1990 ad oggi

I buoni risultati dell'ultimo triennio potrebbero portare al raggiungimento del break-even tra chi abbandona, fuoricorso che si laureano e nuovi iscritti, in costante crescita negli ultimi anni. I grafici interattivi della serie storica che ripercorre l'andamento degli ultimi 27 anni. Fisica, Genomica e Lingue fanno il pieno di matricole
Foto Bruni 07.06.13 Prof.Maurizio Fermeglia,nuovo rettore
Foto Bruni 07.06.13 Prof.Maurizio Fermeglia,nuovo rettore

Questo potrebbe essere l’anno della svolta per UniTs. Anche grazie alle operazioni di promozione come l’open day dedicato ai corsi di laurea magistrale, il 2016/17 potrebbe segnare un giro di boa cruciale tra iscrizioni in calo e immatricolazioni in crescita. Lo afferma il Rettore Maurizio Fermeglia commentando i dati relativi al saldo degli ultimi anni tra studenti in entrata e in uscita all’ateneo giuliano.

Già perché a Trieste, così come nel resto d’Italia, da un lato il numero totale di studenti iscritti è in continuo calo. Dall’altro, soprattutto negli ultimi tre anni accademici, il saldo delle immatricolazioni, ovvero degli ingressi al primo anno, è in lenta ma continua risalita. Lo si vede bene analizzando i dati forniti al Piccolo dall’università relativi iscrizioni e immatricolazioni dal 1990 ad oggi: una serie storica inedita finora che comprende oltre 570mila studenti passati in città.

Le iscrizioni. La curva degli iscritti, dopo i picchi di fine anni ’90 e del 2003 (oltre 25mila studenti), cala in maniera inesorabile fino a raggiungere il livello di quest’anno (intorno ai 15mila, ma il dato non è ancora consolidato). Dal 1990 si sono persi 3030 studenti (-17%), dato in linea con il calo di iscrizioni nelle università italiane dovuto all’effetto delle riforme di sistema, fattori demografici, calo delle risorse e conseguente calo dell'offerta formativa, introduzione massiccia del numero programmato sia nazionale che locale.

UniTs, come gli altri atenei, sta ancora smaltendo la lunga coda che ha avuto avvio col processo di Bologna e la creazione del 3+2. Nonostante l’ultimo dépliant comprenda 68 corsi di laurea (triennale, magistrale e a ciclo unico), ci sono in tutto ancora 254 corsi (su un totale di 396 attivati dal 1990 in poi, alcuni istituiti ante-riforma), con almeno un iscritto. “Ultimi dei mohicani” in lista, talvolta solitari, per insegnamenti come Consulenza del Lavoro oppure Ingegneria Industriale Teledidattico.  

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Disincentivare i fuoricorso a vita e i collezionisti di lauree, così come aumentare il numero di immatricolati, è il nuovo corso accademico promosso dal Miur a cui si adegua volentieri anche Trieste. “Ancora il numero dei nuovi immatricolati non riesce a compensare la diminuzione nel numero degli iscritti, ma speriamo quest’anno di raggiungere il break-even”, conferma il Rettore Fermeglia.

“Avevamo ‘in pancia’ un sacco di fuoricorso, che al momento sono stimabili intorno ai 4000 studenti. A regime dovremmo avere una percentuale di laureati in tempo più alta e una permanenza in università più breve”, stima il professor Daniele Del Santo, collaboratore del Rettore per la didattica, le politiche per gli studenti e il diritto allo studio.

Le immatricolazioni. La faccia sorridente della medaglia è il costante aumento, negli ultimi tre anni, degli immatricolati. Mancano ancora i dati di chi si iscrive all’a.a. ad aprile o dopo le ultime sessioni di laurea, ma al momento le triennali fanno segnare un +9.7% le specialistiche/magistrali un +12.7% rispetto al 2014/15.

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Silvano Trieste 29/03/2011 Universita' di Trieste, i Rettori Peroni e Compagno

La ripresa c’è ed è trainata da alcuni “soliti sospetti”. A fisica, per esempio, la triennale a numero aperto ha raddoppiato le immatricolazioni dal 2010 (da 74 a 156). +111% anche per la magistrale in genomica funzionale. Ma nello stesso intervallo torna a crescere anche il settore umanistico (si veda il +58% della triennale in Lingue e Letterature Straniere) o il +60% della magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali.

Negli anni passati la contrazione del 30% del corpo docenti (da 1000 a 680) ha portato ad un circolo vizioso: meno corsi attivati uguale meno iscritti. Con la creazione di 25 nuovi posti e il piano di progressione di carriera per ulteriori 47 docenti verrà instillata nuova linfa alla didattica di tanti dipartimenti. L’anno prossimo partirà un nuovo corso in Data Science and Scientific Computing (magistrale) e una triennale in interpretazione giuridica.

Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Università Trieste:innalzata la bandiera "Scuola Pubblica"
Foto BRUNI Trieste 31 01 2011 Università Trieste:innalzata la bandiera "Scuola Pubblica"

Fidelizzazione. Le operazioni di marketing lanciate dall’amministrazione Fermeglia sono in parte responsabili per questa crescita. “Operiamo anche al di fuori del territorio regionale con una strategia mirata allo sviluppo internazionale”. Le direttrici, concordate Roma, sono: Balcani, Giappone, Iran, Arabia Saudita e Argentina.

L’attività di oggi si inserisce nel rafforzare la cerniera tra triennali e magistrali, ovvero la fidelizzazione degli studenti. “Mi piacerebbe vedere che il numero di ragazzi che decide di non continuare gli studi a Trieste - magari arricchendo i propri percorsi di studio all’estero - venisse compensato da quelli in entrata. Quest’anno per la prima volta lanciamo un’operazione per spiegare ai nostri studenti cosa offriamo dopo la triennale, evitando così di perdere i non informati”, continue Fermeglia.

“Quest’anno mi aspetto un ulteriore aumento del 5% degli immatricolati rispetto all’ultima performance, auspicando che la campagna sulle magistrali e il recruitment fuori regione porti i suoi frutti”, conclude il Rettore. 

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