Una collana di documentari sulla Grande Guerra in Fvg

Progetto lanciato dalla “cordata” composta da Rai Storia, Cineteca del Friuli e Fondo per l’Audiovisivo: si rivolge ai produttori indipendenti del territorio
La presentazione dell'iniziativa a Palazzo Gopcevich
La presentazione dell'iniziativa a Palazzo Gopcevich

Ben vengano le commemorazioni e le pubblicazioni a tema, ma per raccontare davvero quella che fu la Grande Guerra nella nostra regione di frontiera, le battaglie, le trincee, la vita dei soldati al fronte, non c’è nulla di più efficace delle immagini d’epoca. E sono davvero tanti e spesso inediti i filmati custoditi dalla Cineteca del Friuli che la documentano ripercorrendone l’andamento, le dinamiche, i momenti salienti.
Per sfruttare questo immenso patrimonio, già in parte messo a disposizione del pubblico in Trentino, con la mostra allestita nelle gallerie di Piedicastello “La Grande Guerra sul grande schermo”, si è mossa la sede Rai per il Friuli Venezia Giulia, creando un’inedita cordata. In collaborazione con Rai Storia, Cineteca del Friuli e Fondo per l’Audiovisivo la Rai regionale ha ideato infatti un progetto pensato per i produttori indipendenti del nostro territorio. L’idea di base è semplice: sfruttare il nutrito archivio filmico della Cineteca per dare vita, affidandosi all’esperienza degli addetti ai lavori, a una collana di documentari che abbiano come tema il primo conflitto mondiale nelle nostre terre. «Si tratta di un progetto che nei prossimi quattro anni intende valorizzare le produzioni del Friuli Venezia Giulia, offrendo, grazie anche alla collaborazione con Rai Storia, un’importante vetrina ai produttori indipendenti della nostra regione», spiega Guido Corso, direttore della sede Rai Fvg. La Cineteca metterà a loro disposizione il suo nutrito archivio, il Fondo regionale per l’audiovisivo valuterà le proposte e «la Rai si renderà disponibile per acquisirne i diritti d’antenna, dedicando al progetto - dice Cristiano Degano, responsabile della Struttura di programmazione in lingua italiana - il suo spazio su Rai Tre della domenica mattina. Saranno coinvolti in questo progetto anche i colleghi della Rai in lingua slovena e Rai Storia».
Ieri a palazzo Gopcevich, che in questo periodo ospita proprio la mostra che ricorda i cinquant’anni della sede Rai regionale, “Che storia la Rai”, è stato presentato al pubblico, ai produttori e alle autorità il trailer di “Trieste giallo-nera”, primo documentario - prodotto da Giampaolo Penco - della collana nata da questo progetto, “La Grande Guerra”. Il documentario ripercorre attraverso immagini d’epoca il funerale, nella Trieste asburgica, dell’arciduca Francesco Ferdinando e della moglie Sofia, con il passaggio del feretro attraverso la città.
«Quest’opera rappresenta l’inizio del difficilissimo percorso che Trieste ha affrontato nel Novecento – commenta il sindaco Cosolini –, vivendone tutti gli orrori e le tragedie». «Il 1914 è l’anno zero per Trieste – sottolinea anche Penco -: rappresenta la frattura, il lutto di una città che non può fare a meno di parlare di se stessa perché ha bisogno di riflettere sul suo passato per trovare una prospettiva futura». E se il presidente della Cineteca Livio Iacob rimarca come la tecnologia abbia permesso, attraverso digitalizzazioni e restauri, di fare miracoli sulle vecchie pellicole cinematografiche, il direttore del Fondo Audiovisivo Fvg Paolo Vidali evidenzia come questo progetto sia prezioso per lo sviluppo delle realtà produttive regionali. Debora Serracchiani, presidente della Regione, enfatizza invece l’importanza del fare sistema: «Le collaborazioni tra i vari attori presenti sul nostro territorio che hanno dato vita a questo progetto, coinvolgendo eccellenze come la Cineteca del Friuli, sono il modo migliore, in tempi di spending review, per riqualificare la spesa».

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