Un messa per i combattenti con la divisa dell’Impero

Don Rakic:«Papa Benedetto XV definì la Prima Guerra mondiale una “inutile strage”. Questa definizione è risulta profetica e drammaticamente attuale»
Foto BRUNI 09.11.2018 S.Antonio Vecchio: messa commemorativa austriaci
Foto BRUNI 09.11.2018 S.Antonio Vecchio: messa commemorativa austriaci

TRIESTE L’inno dell’impero austro ungarico, suonato con vigore dall’organista, ha solennemente concluso ieri sera, nella chiesa di Sant’Antonio Vecchio, in piazzetta Santa Lucia, la messa in suffragio di coloro che, nati in queste terre, morirono, nel corso della prima Guerra mondiale, indossando l’uniforme dell’esercito imperiale. Una richiesta in tal senso era pervenuta al parroco della chiesa dedicata alla Beata Vergine del soccorso, don Paolo Rakic, qualche settimana fa e il sacerdote aveva subito accettato, spiegando che si trattava di «un lodevole desiderio di alcuni concittadini».

In chiesa, alcune decine di fedeli hanno assistito al rito, celebrato interamente in latino e concluso con la benedizione. «Papa Benedetto XV – ha ricordato don Rakic, rivolgendosi ai presenti al termine della messa – definì quel conflitto una inutile strage. Un’espressione la cui carica profetica risuonò poi per tutto il ventesimo secolo, risultando ancor oggi drammaticamente attuale». Don Paolo ha poi osservato che «questa odierna celebrazione si colloca provvidenzialmente nel mese che la tradizione occidentale cristiana riserva al ricordo e alla preghiera per coloro che ci hanno preceduti».

Cercando poi di individuare le cause del conflitto, il sacerdote ha parlato di «colpe dell’uomo, del suo desiderio ormai slegato da ogni ragionevolezza, da un cuore e da un uso della libertà sradicato dal vero. Per questo motivo – ha concluso – la chiesa ha sempre insegnato che la pace è l’effetto della giustizia». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo