Trieste, via Trento va a due velocità tra nuovi dehors e fori sfitti

Da Ponterosso a via Valdirivo la pedonalizzazione ha rilanciato locali e negozi  Verso via Ghega prevale la desolazione in attesa dell’albergo di largo Panfili
La parte di via Trento più vicina al canale di Ponterosso, prima di via Valdirivo, dove l’avvio della pedonalizzazione ha consentito la rivitalizzazione di ristorazione e commercio grazie anche ai dehors
La parte di via Trento più vicina al canale di Ponterosso, prima di via Valdirivo, dove l’avvio della pedonalizzazione ha consentito la rivitalizzazione di ristorazione e commercio grazie anche ai dehors



Da una parte una strada vivace, con nuove aperture, il recente posizionamento dei dehors e un costante movimento di persone, e dall’altra un lato “oscuro”, fatto di saracinesche abbassate e di spazi commerciali che da tempo attendono nuovi investitori. Via Trento corre a due velocità. La pedonalizzazione del tratto dal Ponte Curto a via Valdirivo, infatti, indubbiamente piace, e costituisce l’ideale continuazione dell’area pedonale della vicina via Cassa di Risparmio, sull’altra sponda del canale. Verso via Ghega, invece, prevale la desolazione, con un paio di negozi cinesi rimasti, altri chiusi tempo fa o più di recente: resiste un kebab, accanto a una lunga serie di vetrine vuote con ingressi ormai sbarrati.

Una rivitalizzazione - in prospettiva - potrebbe arrivare ad esempio dal nuovo hotel atteso in largo Panfili, che potrebbe dare il via a possibili pedonalizzazioni anche in questa zona, ma il condizionale è d’obbligo. Le tempistiche non sono note: richieste specifiche in tema di viabilità, al momento, non sono state inoltrate al Comune, come ricorda l’assessore all’Urbanistia Luisa Polli.

Tornando a dove sono entrate in vigore le limitazioni alla circolazione delle auto, come detto, la gente passeggia e si ferma nei locali, tra aperitivi, pranzi e cene. E ieri è stato inaugurato anche un nuovo ristorante, “Narciso - l’Osteria del fritto di mare”. Sulla via hanno già scommesso da qualche anno “Giovinoto - enoteca & take away food” e più di recente, nel 2019, il ristorante “Eccellente”. «Siamo arrivati a maggio dell’anno scorso, quando la pedonalizzazione era già pianificata – raccontano i titolari – anche se poi, anche a causa dell’emergenza Covid-19, è slittata a giugno. In realtà non ci ha creato problemi, anzi, abbiamo avuto il tempo per allestire con calma il dehors, per avere la possibilità di accogliere i clienti anche all’esterno. Il viavai c’è, e noi ci crediamo tanto. Diventerà un nuovo salottino di Trieste. E anche l’arrivo di nuovi locali, come l’ultimo aperto, crea sicuramente più movimento».

Già da tempo operativa invece, a poca distanza, la birreria “Hop & Rock”. A contribuire alla vivacità della zona anche il negozio di bici e monopattini “Ones Moving”, sempre affacciato su via Trento, diventato ancora di più un’attrattiva per triestini e turisti, con il boom di mezzi sostenibili registrato dopo il lockdown.

Ma se la chiusura al traffico ha dato uno sprint a un tratto della strada, dalla parte opposta lo scenario, appunto, è ben diverso. Di locali, ce n’è uno solo: un kebab. Tutto attorno spazi che attendono ancora una nuova vita, tra saracinesche abbassate e vetrine coperte da cartoni o semplicemente svuotate. Spesso da anni. Resiste qualche negozio cinese, mentre altri hanno abbandonato, come quelli ai civici 17/a 13/c. Alcuni, ormai inattivi da anni, mostrano anche segni di degrado, tra scritte con la vernice e immondizie lasciate davanti alle porte. Eppure i turisti in questa zona non mancano. È una direttrice privilegiata anche per chi, dalla stazione dei treni, raggiunge il centro cittadino e viceversa, a piedi o sulla ciclabile. Ieri due ragazzi scattavano foto proprio in largo Panfili, davanti alla Chiesa Evangelica Luterana, tra gli alberi. «Uno spazio bellissimo – commentavano – e ombreggiato, che in questa giornata calda è perfetto. Peccato però non ci sia nulla, è quasi nascosto, l’abbiamo trovato per caso».

Ma a dare un po’ di vitalità alla zona potrebbe essere appunto il nuovo hotel, che sorgerà all’interno dell’ex Intendenza, nello stesso largo Panfili: un albergo “quattro stelle” i cui lavori per ora non sono ancora iniziati. Il cantiere dovrebbe partire nel 2021. «Aspettiamo di capire quali saranno le esigenze e le richieste dei proprietari – spiega Polli – e non escludo che ci potranno essere nuove pedonalizzazioni anche lì, considerando che c’è un passaggio di mezzi che definisco non fondamentale. Al momento non sappiamo le tempistiche precise della struttura. Ma siamo aperti a ulteriori modifiche alla viabilità anche per quanto riguarda quel tratto di via Trento, se servirà a rendere più fruibile e vitale la strada».—



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