Trieste, via Flavia, case infestate dagli scarafaggi
Le palazzine Ater di fronte al palasport invase dagli insetti. C’è chi li trova persino in frigo e in forno. Inquilini esasperati
TRIESTE Chi li vede sbucare all’improvviso dagli stipiti e dai battiscopa. Chi se li trova nella credenza, tra i piatti. Chi nel microonde o addirittura nel frigo. Chiedere ad esempio alla signora Guerrina, inquilina del terzo piano: ieri ne aveva uno morto stecchito con le zampine all’insù tra latte, uova, formaggi e verdure.
Nei caseggiati Ater di via Flavia, quelli di fronte al palasport, è una vera e propria invasione: scarafaggi dappertutto. Un problema che si presenta ciclicamente, da anni, soprattutto ai numeri 8/1, 8/2 e 8/3.
Non è un bel vivere, la gente è stufa. Oltre che schifata. E non è ben chiaro da dove arrivino, le bestioline: con molta probabilità seguono le tubature. «Io ho dovuto tappare il lavello della cucina», racconta una signora che abita al quinto piano del condominio al civico 8/1. «Mia figlia un giorno si è avvicinata al lavandino per prendere un bicchiere d’acqua ed è spuntato un “bacolo”. Pazzesco».
Contro l’invasione ci si arrangia come possibile: le famiglie vivono armate di insetticidi, spray, gel al veleno e trappoline sparse dietro ai mobili.
L’intero caseggiato si affaccia su un giardinetto interno. La parte che dà su Strada Vecchia dell’Istria, invece, si apre su un’area abbandonata e sporca recintata da un’inferriata. «Purtroppo – racconta un residente – qui vive gente che butta la spazzatura dalla finestra». In questa via non mancano nemmeno i ratti.
Ma sono gli scarafaggi a preoccupare di più. «Vengono fuori soprattutto di sera e di notte – spiega una cinquantenne – non sono insetti grandi, ma piuttosto piccoli. Io ad esempio li ho spesso in cucina. Quest’anno la situazione non è nemmeno così problematica come gli anni scorsi».
Dipende. La gravità varia da alloggio ad alloggio. Una famiglia, qui, recentemente si è trovata i fastidiosi animaletti pure tra le lenzuola.
«Abbiamo segnalato tutto all’Ater varie volte – osserva una residente – hanno mandato una ditta di pulizie che si è limitata a mettere un po’ di gel al veleno nei vani dell’atrio e negli ascensori. Ma negli appartamenti non è stato fatto niente. Dobbiamo arrangiarci da soli».
Del caso si sta occupando anche Fratelli d’Italia. Il capogruppo in Consiglio regionale, Claudio Giacomelli, ha preparato un’interpellanza indirizzata all’assessore competente. Nel documento chiede un intervento immediato nei confronti del direttore dell’Ater. Nei giorni scorsi, inoltre, il consigliere della VII Circoscrizione Corrado Tremul si è recato personalmente nelle palazzine infestate. «Negli stabili menzionati – commenta Tremul – i cittadini sono esasperati. Gli scarafaggi continuano a permanere all’interno dei vani scale e degli appartamenti, rendendo perfino impossibile conservare gli alimenti nelle credenze». —
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