Trieste, una mostra sul Paròn evento dell’estate
di Maurizio Cattaruzza
Non mancherà nulla, neanche le sue amate osterie. Nella "città di Nereo" che sarà allestita a fine maggio al magazzino 26, in occasione del centenario della nascita del Paròn, ci sarà anche una sorta di percorso dei suoi locali preferiti dove tra un bicchiere di vino rosso e l’altro dispensava le sue croccanti battute.
Fa un certo effetto vedere il calcio sdoganato in porto Vecchio per quello che il Comune presenterà come l’evento culturale di copertina per il 2012. Una mostra di taglio “nazional-popolare” dove la tecnologia più avanzata e la multimedialità si metteranno al servizio di un importante pezzo di storia del calcio italiano. Per i tifosi alabardati il passato sarà anche un rassicurante rifugio di fronte a un presente che sul campo è solo fonte di guai e dispiaceri. Ubriachiamoci, allora, di ricordi doc.
Per celebrare Nereo Rocco come si conviene, è attualmente in fase embrionale questa mostra interattiva di respiro perfino internazionale che negli intendimenti degli organizzatori dovrebbe avere anche un certo appeal turistico. Nereo Rocco non era solo un calciatore di talento e poi un allenatore inimitabile ma anche un grande personaggio. Un vero ambasciatore, come sottolinea il sindaco Roberto Cosolini, della triestinità. Da Aosta a Trapani, una popolarità senza confini.
In altre parole, non sarà la classica mostra con quattro gagliardetti, qualche cimelio con le coppe vinte e le maglie indossate in carriera e la solita carrellata di foto. Sarà qualcosa di molto diverso e del resto la location del magazzino 26 impone scelte coraggiose e innovative. Già il nome del curatore dice tutto, è il giornalista Gigi Garanzini, praticamente il biografo del Paròn. Angelo Baiguera, che si occuperà della comunicazione, distilla qualche anticipazione: «Stiamo preparando una mostra interattiva con tanti maxischermi, dove Nereo, attingendo a vecchie interviste, parlerà con i visitatori. La Rai ci ha fornito molto materiale, un'intera stanza sarà dedicata al Milan. Un'altra alla Triestina e così via. Ma punteremo molto sul personaggio anche grazie alla collaborazione dei figli Bruno e Tito. Ricostruiremo i suoi luoghi cari, il suoi uffici che poi non erano che le osterie che frequentava. Al piano superiore rivivrà il ristorante L'Assassino di Milano dove il Paròn si ritrovava con amici, giornalisti e giocatori».
L'Associazione “Regola d'arte” ha messo in moto la macchina organizzativa avvalendosi della complicità del Comune ma anche della Regione e della FondazioneCrt che sembrano disposte a dare il necessario supporto economico. Anche il Piccolo è tra i media partner. La mostra, secondo i preventivi, avrà un costo che oscillerà tra i 400 e i 500mila euro e sarò coperto da contributi in parte pubblici e in parte da sponsor privati. Questa esposizione che abbraccia la bella époque del nostro calcio, dovrebbe avere un suo ritorno ovvero potrebbe portare soldi alla città facendo leva proprio sulla grande popolarità di Nereo Rocco. Amato a Milano dove ha vinto scudetti e Coppa dei campioni ma anche a Padova, Torino, Firenze. Le date non sono state ancora fissate ma è probabile che l'inaugurazione coincida con il 20 maggio, giorno della sua nascita (morì nel febbraio 1979). Scriveva Gianni Brera, suo amico e compagno di lungo sorso il giorno in cui il Paròn passò a miglior vita: «....il mondo non sa distinguere fra chi beve per "scientiam" e chi per sete banale o addirittura per vizio. Noi eravamo fieri di non avere mai sete e spesso bevevamo per evitare il pericolo di averla. Che fastidiosa noia dover bere per sete, che banale destino».
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