Trieste, torna a Roma la “supplente” di Picchione
TRIESTE. È stata per qualche mese la sostituta di Maria Giulia Picchione nel ruolo di soprintendente dei Beni culturali del Friuli Venezia Giulia. Incarico ad interim, da marzo ad agosto (quando si è insediato Corrado Azzollini), per Anna Maria Affanni, aggiuntivo a quello di capo del Segretariato regionale del ministero, l’ufficio di coordinamento delle soprintendenze con il quale la riforma Franceschini ha sostituito la Direzione regionale dei Beni culturali. Da metà ottobre, però, Affanni è rientrata a Roma, lasciando un vuoto nella guida del Segretariato.
Il dopo Picchione, la discussa soprintendente entrata in rotta di collisione con istituzioni e imprese Fvg, e pure indagata dalla Procura, con conseguenti procedimenti disciplinari dell’Ispettorato centrale del ministero, per presunti affidamenti di cantieri senza gara e missioni “facili”, si arricchisce di una poltrona vacante. «L’attività non è interrotta», assicura Gianni Torrenti.
Ma, a quanto risulta, la stazione appaltante, e cioè bandi e contratti, vive una fase di stallo. In giornata a Roma l’assessore farà presente ai Beni culturali l’opportunità di stringere i tempi, ma vanno ancora raccolte le manifestazioni di interesse a occupare quel posto tra i dirigenti nazionali (l’interpello bandito dal ministero è in scadenza proprio oggi, e dunque qualche altra settimana passerà).
A inizio primavera Affanni, architetto di 62 anni, dirigente ministeriale di lungo corso, era stata designata prima responsabile dell’ufficio di coordinamento delle soprintendenze (lì dove, in passato, avevano operato i vari Martines, Dorsi e Soragni) e, a stretto giro, si era vista affidare pure il ruolo più strategico di soprintendente dei Beni architettonici e paesaggistici, una volta trasferita Picchione a L’Aquila.
A fine estate, però, il riassetto post riforma si è completato. Azzollini ha occupato a titolo definitivo il posto di Picchione, lasciando ad Affanni la sola funzione di coordinamento, mentre le altre caselle sono ora riempite da Luca Caburlotto, direttore del Polo museale, Pierpaolo Dorsi, soprintendente all’Archivistica, e Luigi Fozzati, all’Archeologica.
Il giro di valzer è ripartito in autunno. Per motivi personale, lo scorso 16 ottobre, Affanni si è reinsediata all’Ispettorato centrale e in Fvg il coordinatore delle soprintendenze non c’è più. A Roma è scattata la procedura dell’interpello, ma non è affatto detto che qualcuno risponderà (Caburlotto, per i musei, è stato l’unico a farlo). A quel punto il ministero dovrà optare per un non dirigente. Oppure per un incarico a scavalco di qualche burocrate veneto.
Senza il pericolo all’orizzonte di un accorpamento macroregionale delle soprintendenze, Torrenti non pare più di tanto preoccupato: «Non mi pare ci siano state particolari interruzioni del servizio. Al ministero chiederò comunque garanzie su una rapida sostituzione di Affanni».
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