«Trieste primo porto di tutta la Germania»

Serracchiani lancia la candidatura dopo l’incontro col primo ministro bavarese. Relazioni pronte a svilupparsi nel segno dell’innovazione e dell’agroalimentare
La Gerda Maersk, megaportacontainer transoceanica alla banchina del Molo Settimo
La Gerda Maersk, megaportacontainer transoceanica alla banchina del Molo Settimo

INVIATO A MONACO DI BAVIERA. «Trieste si candida a diventare il primo porto non della Baviera, ma di tutta la Germania». Lo afferma la governatrice Debora Serracchiani arrivando in anticipo rispetto agli appuntamenti previsti al Transport logistic di Monaco, manifestazione leader al mondo nel settore della logistica e dei trasporti. È reduce dall’incontro con il primo ministro bavarese Horst Lorenz Seehofer. «Sono stata il primo presidente di una regione italiana - sottolinea - a incontrarlo». Allo stand del Napa, l’associazione dei porti del Nord Adriatico, i rappresentanti di Capodistria hanno appena sottolineato come sia lo scalo sloveno ad essere il primo porto dell’Austria oltre che della Slovacchia, a quello del Friuli Venezia Giulia dove sono rappresentati porti, interporti, terminalisti e spedizionieri della regione, Antonio Gurrieri dirigente dell’Authority ha rivelato che per quanto riguarda l’intera nazione tedesca, Trieste è già al terzo posto, ma abbondantemente preceduta da Amburgo e Bremerhaven.

«Seehofer verrà a Trieste entro la fine dell’anno - annuncia Serracchiani - e lì sottoscriveremo un Protocollo d’intesa tra Friuli Venezia Giulia e Baviera che sarà focalizzato su tre punti: lo sviluppo dei traffici intermodali attraverso il porto di Trieste, lo scambio di conoscenza nell’ambito della formazione professionale dato che loro hanno un sistema particolarmente efficace e innovativo di collegamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro, l’innovazione tecnologica con possibili collaborazione tra i cluster e i rispettivi centri di ricerca».

Nel corso dell'incontro con il presidente della Baviera, Serracchiani ha ricordato come da una decina d'anni sia stato avviato un progetto per lo sviluppo e l'implementazione dei collegamenti ferroviari da Trieste verso il Sud Germania, con Monaco quale hub principale di riferimento. Attualmente i servizi dedicati al trasporto dei contenitori hanno raggiunto una frequenza di cinque treni a/r a settimana, mentre per il trasporto delle altre unità di carico intermodale (semirimorchi e casse mobili), che riguardano l'interscambio commerciale Germania-Turchia, l'intensità dei servizi regolari programmati ha raggiunto i 24 treni a/r a settimana, con collegamenti diretti su Monaco, Colonia, Ludwigshafen e Francoforte. «Sulla scorta dell'esperienza maturata nei servizi intermodali e tenuto conto dei dati commerciali ed operativi, puntiamo - ha spiegato Serracchiani - a sviluppare la collaborazione tra Baviera e Friuli Venezia Giulia, nonché tra società di gestione e imprenditori italiani e tedeschi, per incrementare l'interscambio commerciale d'oltremare attraverso la via adriatica. Una prospettiva che assume un particolare rilievo anche dal punto di vista del contenimento dell'impatto ambientale, grazie alla significativa riduzione dei percorsi via mare e via gomma».

Il porto sfida Capodistria sui futuri traffici di auto
Altran Mf-furto porto,Terminal auto

La cooperazione prevede dunque il rafforzamento del ruolo del porto di Trieste, «che per la Baviera è più vicino di Amburgo», ha detto Seehofer, e dei collegamenti intermodali con la capitale bavarese. Parallelamente le relazioni potranno svilupparsi nei settori dell'innovazione tecnologica e nell'agroalimentare. Considerata la presenza sia in Friuli Venezia Giulia che in Baviera di numerosi e qualificati centri di ricerca e istituzioni scientifiche, è in sostanza l'innovazione tecnologica, finalizzata alla crescita economica, uno dei pilastri sui quali Serracchiani e Seehofer intendono concretizzare la cooperazione. «Guardiamo con grande interesse - ha detto in proposito la presidente - ai cluster bavaresi dell'innovazione, così come più in generale al modello tedesco di istruzione e formazione professionale, strettamente connesso alle realtà produttive». Comune attenzione anche per l'agricoltura: «Siamo la regione capofila, in Italia, nel settore della ricerca e dello sviluppo per l'agroalimentare nell'ambito di Expo 2015», ha ricordato Serracchiani. Nel corso del colloquio il presidente Seehofer ha affrontato anche il tema dell'immigrazione, manifestando l'intenzione del Governo bavarese a fare la sua parte. «Si tratta - ha commentato Serracchiani - di un forte segnale politico, in quanto sentiamo questo problema come europeo e di certo non solo italiano».

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