Trieste, nuovi negozi e cambio look per ridare smalto al Giulia
Il Giulia riparte. Iniziando da un completo restyling che cambierà il volto di quello che è stato il primo centro commerciale aperto a Trieste. I lavori partiranno dopo l’estate ed entro fine anno la struttura avrà già un aspetto diverso. Un primo investimento da circa 4 milioni di euro ridisegnerà tutte le parti comuni, le gallerie che accompagnano i clienti nella visita ai negozi, l’illuminazione, la parte riservata all’ingresso e l’accoglienza. Il cambiamento che più di altri darà un nuovo aspetto al centro, però, sarà il radicale rifacimento della pavimentazione. Il marmo lascerà spazio al legno per conferire agli interni un aspetto più accogliente ed elegante.
Da alcuni giorni sono iniziati i rilievi da parte degli studi tecnici che coordineranno i lavori. «Da una ricerca di mercato che abbiamo commissionato risulta che Il Giulia sia ancora ben radicato nel cuore dei triestini e questo ha convinto ancora di più la nuova proprietà a investire nel suo rilancio» riferisce la direzione del centro commerciale, che dalla fine del 2016 è passato nelle mani di Piero Coin, il 48enne imprenditore veneto che ha acquisito interamente le quote della Iulia srl.
In questo momento al primo piano si contano 5 fori commerciali vuoti, al piano inferiore nove. La sfida della nuova proprietà sta proprio nel colmare quei “vuoti” riportando i triestini, ma anche i turisti, al Giulia. L’asset management del centro ha avviato trattative con importanti gruppi nazionali e internazionali per un loro eventuale sbarco nel centro. E il primo risultato è l’accordo siglato con Wiener Haus, la catena di ristoranti della Cigierre, la Spa proprietaria anche di Old Wild West, Pizzikotto e di Shi’s (locale giapponese che aprirà in piazza Venezia). Wiener Haus, che inaugurerà il suo nuovo locale il prossimo autunno, propone piatti dai sapori mitteleuropei e ha preso in locazione gli spazi un tempo occupati dal McDonald’s, di fronte all’entrata principale nel primo piano.
Intensificando il sistema di vigilanza dal centro commerciale di via Giulia sono sparite anche le cattive frequentazioni, per anni tallone d’Achille della struttura. Per i negozianti che gestiscono gli esercizi all’interno del Giulia inizia, dunque, un nuovo capitolo. Attendevano da anni che arrivasse qualcuno a dare un nuovo impulso, una svolta alla struttura. Per tutti la presenza di Piero Coin, che non si sottrae a un confronto e al dialogo con i commercianti, è già un importante cambiamento. «Relazionarmi finalmente con un imprenditore in carne e ossa e non con un impersonale fondo di investimento è già un passo in avanti» evidenzia Massimo Semeraro, titolare di Foto Mauro, uno degli storici esercizi all’interno del Giulia. «Nel settore del commercio – aggiunge – le difficoltà ci sono, per tutti, ma all’interno di questa struttura soffia un’aria di novità che non può che infondere ottimismo tra chi, con tanti sacrifici, da anni, credendo nelle potenzialità di questa realtà, chiede a gran voce un suo rilancio».
Una novità il centro commerciale l’ha già rilevata. È la nuova gestione del Caffè Viennese: «Noi siamo subentrati il 15 aprile scorso – spiega una dei titolari, Ada Kruja –. Una conduzione più attenta del centro ci sta portando già nuovi clienti e siamo certi che l’arrivo di nuovi marchi potrà far ripartire Il Giulia». Il dehor del Caffè Viennese si affaccia nell’area attigua agli uffici della Regione e all’immobile, ora vuoto, dell’ex Telecom. Anche per quell’edificio a breve potrebbero esserci delle novità: è in corso un’importante trattativa.
C’è poi un cambiamento anche per il parcheggio collegato al Giulia, di proprietà del Comune, gestito dalla Saba Italia. La direzione del centro fa sapere che si sta valutando una forma di gratuità per i clienti del Giulia, che attualmente pagano come un qualsiasi fruitore. «Siamo fiduciosi – ammette Loris Marin, da quattro anni direttore di Sportler –. Il fatto che siano già iniziati i rilievi fa capire che qualcosa comincia a muoversi. Noi operatori siamo pronti a fare un gioco di squadra e ad aiutare la proprietà nel rilancio di questa struttura».
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