Trieste, mare freddo e luna piena frenano l’inizio della stagione delle seppie

TRIESTE È iniziata in sordina, ieri, sabato 27 marzo, la stagione regolamentare della pesca alle seppie. Pochi, infatti, gli esemplari pescati e smerciati, nonostante l’arrivo della primavera rappresenti l’inizio del periodo più propizio per la loro cattura. Il clima di questo ultimo mese, però, unito al fatto che nel golfo questi cefalopodi siano sempre meno numerosi, ha fatto sì che sui banchi delle pescherie non sia stato possibile trovarne in gran quantità.
«Di seppie in circolazione ce ne sono ancora poche», spiega Andrea Bozic, della pescheria “Al Golfo di Trieste”: «Per vederne in gran numero sarà necessario attendere ancora qualche giorno». Non c’è però da aspettarsi grandi pescate. «Negli ultimi anni la quantità di seppie presenti nel golfo è calata», prosegue Bozic: «Nonostante ciò, non appena l’acqua del mare inizierà a scaldarsi, inizieremo a trovarne di più». La pesca di questo mollusco è disciplinata da un particolare regolamento regionale che ne prevede l’inizio all’ultimo sabato di marzo, a partire dalle 6 del mattino. Da metà marzo a metà maggio, infatti, le seppie si avvicinano alle coste per deporre le uova, che vengono attaccate con un peduncolo ad anello ad ogni tipo di supporto, fanerogame, legname, corde, reti delle nasse. Questo fenomeno viene sfruttato proprio col posizionamento delle nasse e delle reti lungo il loro percorso di avvicinamento alla costa. «Le seppie ci sono tutto l’anno – ricorda Livio Amato de “La Barcaccia” – ma per trovare un prodotto qualitativamente migliore la primavera è la stagione giusta, perché se pescate in questo periodo hanno un gusto più buono e, particolare non secondario, costano meno».
Questo primo fine settimana di pesca regolamentata è sfortunato anche per un altro motivo. «In questi giorni c’è dispersione di luce a causa della luna piena – spiega Amato – pertanto diventa più difficile catturarle. Senza dimenticare che stiamo uscendo da un marzo caratterizzato da un freddo senza picchi in negativo ma abbastanza costante, e questo fattore ha impedito alla temperatura del mare di sollevarsi».—
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