Trieste, luci spente in Barriera e via Battisti Masè smantella la rete di vendita

Chiusi a sorpresa altri due punti vendita. Lettera di licenziamento in arrivo per quattro dipendenti
Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso
Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso

Meno 13 negozi in 4 anni. Erano quindici punti vendita fino a quattro anni fa, ora ne sono rimasti soltanto due. Lo storico marchio Masè ha di fatto smantellato la sua rete di vendita al dettaglio. Martedì scorso, a sorpresa, sono state abbassate definitivamente anche le serrande di altri due negozi storici, quello di via Battisti e quello di largo Barriera.

Cosa rimane. Una mossa letta come ennesima dimostrazione della proprietà di ridurre al minimo la presenza commerciale in città. A sopravvivere oggi, come detto, sono solo due negozi: il corner all’interno del centro commerciale Torri d'Europa, che offre panini di prosciutto cotto, e il punto vendita di Cavana, che si è sempre distinto dagli altri vista la tipologia a metà strada tra la classica salumeria di quartiere e il punto di riferimento per i molti turisti che gravitano nella zona, abituati ad acquistare lì panini e bibite per un veloce pranzo al sacco.


Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso, a destra Pasticceria Pirona Chiusa
Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso, a destra Pasticceria Pirona Chiusa


Un'ecatombe. In meno di due anni, insoma, si è assistito ad un’ecatombe di negozi a marchio Masè. «Ai quattro dipendenti impiegati nei punti vendita di via Battisti e largo Barriera abbiamo comunicato la chiusura la scorsa settimana, - spiega l'amministratore delegato dell'azienda, Stefano Fulchir - ora sono stati messi in ferie e con i sindacati verrà trovata una soluzione per la fine del rapporto lavorativo». Tante però le incertezze sul loro futuro visto che i dipendenti dei punti vendita hanno una formazione professionale che rende difficile l’inserimento nello stabilimento Masè che produce i salumi.



Dal 1870. Sembrano insomma sideralmente lontani gli anni d’oro dello storico marchio dell’industria alimentare giuliana, creato nel 1870 e rilevato nel 2013, dopo il fallimento, dalla una cordata di imprenditori friulani composta dalle famiglie Fulchir, Fabbro e Soldati. i primi campanelli d’allarme sono suonati a febbraio dello scorso anno, quando l’azienda decise di abbassare le saracinesche della salumeria di via del Lazzaretto Vecchio e pochi mesi più tardi, nel maggio 2016, del punto vendita di via Carducci e di quello in via Gallina che forse, più di altri, rappresentava la Masè in città. A fine aprile è toccato alla rivendita di via Timeus e al locale di via San Nicolò, ceduto alla società Romaquattro srl, che ha comunque mantenuto la storica insegna. E ora è la volta dei negozi di via Battisti e largo Barriera. La chiusura è arrivata come un fulmine a ciel sereno per i dipendenti ma anche per i clienti, che non immaginavano una soluzione tanto drastica.

Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso
Lasorte Trieste 02/08/17 - Largo Barriera, Negozio Masè Chiuso


Fino alla scorsa settimana nello storico punto vendita di via Battisti, che si trova a fianco ad altre realtà “storiche” come il pastificio Mariabologna, la gioielleria Cella o la pasticceria Patti, ogni mattina venivano ancora sistemati i tabelloni che promuovevano le offerte del giorno: dalla mortadella con il pistacchio al prosciutto crudo fino all’immancabile cotto caldo.

Il commento. «La nostra strategia aziendale, come già annunciato, - sottolinea Fulchir - punta a rafforzare il comparto della produzione e quello dell’esportazione. I negozi di quartiere, che per anni sono stati fondamentali per la crescita e il rafforzamento del marchio, non danno più i risultati di un tempo e non sono quindi strategici per l'azienda».

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Per capire la portata del calo di affari, basta prende in esame gli scontrini emessi dalla rivendita di largo Barriera. «Cinque anni fa lo scontrino medio era di 25 euro - illustra -, lo scorso mese era di 7 euro: i clienti entravano con la borsa della spesa con il marchio del supermercato di fronte già piena, acquistando da noi solo un etto di prosciutto o di baccalà mantecato».

Il foro commerciale da 120 mq che ospitava Masè in largo Barriera è proprio accanto a quello dell'antica pasticceria Pirona, altra realtà storica in grosse difficoltà.

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«Purtroppo la concorrenza della grande distribuzione in largo Barriera si è fatta sentire prepotentemente - rileva Fulchir -. Un imprenditore non è mai felice di chiudere un punto vendita ma spesso è il mercato a dettare certe decisioni. Come azienda ora intendiamo concentrarci soprattutto sulla produzione di prosciutti cotti e salumi di alta qualità, e differenziare la linea attraverso l’aggiunta di prodotti complementari, con l’obiettivo di espandere il mercato in Italia e all’estero».
 

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